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I Tiromancino presentano Fino a Qui e un pensiero va a Lele Spedicato: “Lo rivedremo presto”

I Tiromancino hanno pubblicato “Fino a qui”, un’antologia in cui Federico Zampaglione ha riunito quella che definisce una nazionale dei cantanti italiani per duettare su alcune delle loro hit. Con lui, infatti, ci sono Alessandra Amoroso, Jovanotti, Tiziano Ferro, ma anche Fabri Fibra, Calcutta e Thegiornalisti, tra gli altri.
A cura di Francesco Raiola
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Federico Zampaglione dei Tiromancino (ph Stefania Rosin)
Federico Zampaglione dei Tiromancino (ph Stefania Rosin)

Le canzoni dei Tiromancino sono parte della Storia musicale recente del nostro Paese. Dopo i primi anni di anonimato, la band capitanata da Federico Zampaglione riuscì ottenere il successo tanto agognato, diventando da quel momento un piccolo fenomeno, una band indie che però ottenne un successo mainstream. "Due destini", "La descrizione di un attimo", "Per me è importante", "Muovo le ali", "Strade" sono solo alcune delle loro canzoni che hanno resistito al tempo e che oggi il cantante ha voluto inserire nel Best of "Fino a qui" (che contiene anche quattro inediti, tra cui il singolo "Noi casomai", una "Due destini" contemporanea e due cover). Come spesso accade, però, quando si rimette mano a pezzi che in qualche modo sono ormai dei classici la possibilità di lasciare delusi è dietro l'angolo. L'operazione di Zampaglione, però, riesce a non deludere, anche grazie alla capacità dei suoi ospiti di prendersi carico della responsabilità. Nel complesso il lavoro riesce a mantenere un buon livello, in alcuni punti c'è un po' d'amaro, ma in altri, invece, alcune canzoni acquistano un abito nuovo. Succede ad esempio a "Per me è importante", in cui Fibra ci mette molto del suo e rende il pezzo praticamente un semi inedito, ma anche la versione di "Strade" con Calcutta riprende nuova vita, così come dopo lo straniamento di ascoltare Ferro attaccare "Per me è importante" ci si fa l'abitudine. Difficile, invece, riuscire a rinnovare un pezzo come "Due destini", nonostante la Amoroso o "La descrizione di un attimo"con Jovanotti, che restano più o meno uguali, ma con le voci dei due amici di Zampaglione a caratterizzarle.

In Fino a qui anche la figlia Linda

"In ‘Fino a qui' ho racchiuso le canzoni più rappresentative, quelle più popolari, conosciute, che quelle più indie. Noi facevamo parte di quella scena e ho voluto rappresentare quella realtà, con canzoni meno conosciute di altre che hanno segnato passi importanti della nostra Storia. Dentro c'è una sorta di nazionale della musica italiana, dai grandi nomi del pop all'Indie, al rap" spiega Zampaglione. "Sono le canzoni che hanno scelto gli interpreti, non sono stato io. Io sapevo che alcuni colleghi amavano tantissimo alcune canzoni. Alcune rivisitazioni sono nate anche da improvvisazioni, quella con Antonacci nasce da una sua intuizione ed è venuta fuori questa versione di ‘Un tempo piccolo' notturna, informale. Fibra ha scritto le sue metriche, Alborosie la sua parte, alcuni hanno fatto così, altri, sui pezzi intoccabili, le hanno ricantate con la loro vocalità ma facendo riferimento al pezzo originale". Ospite speciale è anche Linda, alias Lilly Z, la figlia che ha avuto con Claudia Gerini, che canta in "Immagini che lasciano il segno": "La canzone, del 2014, era dedicata a lei. Un giorno era in studio e ho capito che era l'ospite ideale, avrei chiuso un cerchio emotivo".

Il video di Due Destini, racconto autobiografico

Se "Due destini" non riesce a guadagnarne su disco, ha la fortuna di essere accompagnato da un video potente, che ha in Marco Giallini il protagonista, e descrive l'incontro tra un padre separato e la propria figlia: "È totalmente autobiografico, cose che ho vissuto per anni. Quando ti separi devi trovare un nuovo modo di rapportarti a un figlio. Anche quello di ‘Noi casomai' è abbastanza forte, che ho scritto e diretto io, girato come un film, senza musica, gli attori avevano dei dialoghi. Poi l'abbiamo portato al Festival di Venezia, quindi non è un Fino a qui solo musicale".

Sanremo 2019 e il pensiero per Lele dei Negramaro

Zampaglione ha anche parlato del Festival di Sanremo 2019, domanda che in molti gli stanno ponendo: "Credo che Sanremo sia un palco importantissimo su cui, però, non do il massimo. C'è una componente di gara che mi infastidisce molto, io amo lo sport e la gara mi piace vederla tra sportivi. Mi piace vedermelo a casa con un bel palco di popcorn", mentre l'ultimo pensiero è per Lele Spedicato, chitarrista dei Negramaro, colpito da un'emorragia cerebrale e ancora ricoverato all'ospedale Vito Fazzi di Lecce in prognosi riservata: "Questa notizia mi ha parzialmente rovinato questo periodo di uscita del disco, poi ho sentito Giuliano che mi dice che sta meglio. Lele è proprio un fratello, un amico, abbiamo passato momenti bellissimi, divertenti, lunghe jam notturne, ma Lele è un toro, un ragazzo molto forte, sono convinto che presto ce lo vedremo tornare dietro le sue amplificazioni".

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