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I Superorganism, la pop band dei tempi moderni: “Facciamo tutto da noi, grazie alla rete”

Si chiamano Superorganism e sono un collettivo di ragazzi di varie parti del mondo che creano musica grazie alla rete e in breve tempo e qualche singolo sono diventati la Next Big Thing del pop mondiale, grazie anche a canzoni come “Everybody Wants to Be Famous” e “Something for your M.I.N.D”.
A cura di Francesco Raiola
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I Superorganism
I Superorganism

I Superorganism sono una band di 8 componenti provenienti da varie parti del mondo, un collettivo musicale, in realtà, (loro dicono ‘pop art factory') nato pochissimo tempo fa e in grado di realizzare già alcune hit e un album uscito ieri. Il primo successo di questi ragazzi che hanno cominciato a collaborare online da diverse parti del mondo (prima di andare a vivere quasi tutti assieme in una "piccola casa") è stato "Something for your M.I.N.D", un pezzo che hanno scritto e registrato in casa, pubblicato online, senza etichette alle spalle e diventato un piccolo fenomeno, fino all'inclusione nella colonna sonora di Fifa 18 e nelle rotation dei programmi radio di Frank Ocean e Ezra Koenig dei Vampire Weekend. Alfieri del Do It Yourself, i Superorganism tengono tantissimo al controllo di qualsiasi aspetto della propria musica ("Siamo tutti multistrumentisti, tutti sanno cantare e alcuni di noi registrano", dicono a Fanpage.it) e collaborano grazie alla rete. Il loro album d'esordio omonimo è un kaleidoscopio pop, "un mix eclettico di un sacco di generi differenti" tenuto insieme dalla voce della cantante Orono Noguchi.

So che è una domanda standard, ma le origini della band sono interessanti e forse non tutti gli italiani ne sono al corrente. Ci spiegate come nasce il progetto Superorganism?

Beh, ci siamo incontrati in un periodo lungo 10 anni. Alcuni di noi si sono conosciuti sui forum musicali, poi abbiamo cominciato a vivere assieme, abbiamo cominciato a incontrare altra gente e incontrare altre persone ancora e fare altri progetti musicali e artistici. Orono venne a vedere un concerto a Tokio di un vecchio gruppo in cui suonavano alcuni di noi, che scoprì grazie un suggerimento di Youtube, alla fine ci siamo trovati bene e siamo rimasti in contatto. Nel gennaio del 2017 abbiamo cominciato a mandarci file tra Londra, Usa e Australia. Il primo file è diventato "Something For Your M.I.N.D." che caricammo online e in poco tempo destò l'interesse di un po' di gente.

"Something for your M.I.N.D" è il vostro primo successo. Qual è stato il momento in cui avete capito che stava succedendo qualcosa e a quel punto come avete cominciato a muovervi?

È stato quando Soul e Orono e tutti gli altri hanno contribuito a creare qualcosa per il file "Mind" e tutti insieme lo abbiamo riascoltato. Ci siamo detti "Wow", questa cosa è fantastica, dobbiamo scriverne altre di canzoni.

Siete giovani, siete una novità, ma pare che sappiate benissimo come scrivere una canzone pop che rimanga in testa, quasi un tormentone (come accade per quell'hook "mind, mind, mind"). Eppure siete anche una specie di collettivo: come funzionano i Superorganism, per quanto riguarda il lavoro sulla musica, sui testi, etc?

Siamo tutti multistrumentisti, tutti sanno cantare e alcuni di noi registrano. Orono scrive i testi e alcune parti musicali così come è lei a lavorare sul progetto grafico di tutte le copertine, mentre a missare è Tucan. Robert Starnge si occupa di tutta l'arte visuale come i video o le proiezioni durante i live.

Chi ha la parola finale?

Tutti noi, è una calma atmosfera anarchica.

Insomma, collaborate molto grazie al web, in che modo vi ha aiutato a tenere unito il progetto e in che modo aiuta la vostra creatività?

Internet è una componente fondamentale della vita moderna. È il modo in cui la gente fa affari, il luogo in cui fa acquisti, e quello in cui trova l'amore ed è anche il modo in cui gli artisti collaborano. Tutti noi ci incontriamo attraverso la Rete, abbiamo imparato a registrare e missare album in Rete, abbiamo accesso a tutta la Storia della musica incisa grazie alla Rete e abbiamo pubblicato la nostra prima canzone semplicemente caricandola online. Insomma, è una grande parte delle nostre vita.

In un'intervista, rispondendo a una domanda riguardo al vostro nuovo album, avete detto: "È un album che parla di come le persone stiano assieme grazie a internet, ha a che fare con le connessioni attraverso la tecnologia e con la Natura". Potete dirci qualcosa in più, anche a livello musicale?

L'album è una sorta di collage della Cultura Pop. Parla di come gli esseri umani interagiscono l'uno con l'altro e col mondo in generale. È un mix eclettico di un sacco di generi differenti.

Siete una band o un collettivo? Potete avere side project, produrre altri artisti?

Siamo una ‘pop art factory' con la band al centro di tutto, ma può succedere di tutto. Non siamo di quelli che creano regole o pianificano, realizziamo semplicemente ogni cosa che ci pare una buona idea.

Per molti di noi l'idea del DIY nasce negli anni 80 e lì ha il suo fulcro, ma è anche una componente forte, che spesso sottolineate, di ciò che siete voi. Cosa significa, oggi, essere DIY?

Negli anni 80 era impossibile registrare un album pop mainstream con un'altissima qualità, realizzandone tutta la parte visual restando in casa. Dovevi pagare degli studi di registrazione costosi e i produttori, mentre noi siamo ossessionati dall'essere totalmente DIY nel nostro approccio creativo. Ogni aspetto della band, dalla scrittura alla registrazione al missaggio, fino alla creazione artistica delle copertine e l'arte visuale animata da utilizzare durante i concerti, la facciamo da soli a casa.

In che modo gestite questo enorme hype che vi si è creato attorno in questi mesi?

È fantastico, ma viviamo in una piccola casa tutti assieme, quindi non ci pensiamo neanche tanto.

Avete cominciato il 2018 con la canzone "Everybody Wants to Be Famous" in cui cantate "Everybody wants to be famous. Everybody wants, nobody's ashamed" ("Tutti vogliono essere famosi, tutti lo vogliono, nessuno se ne vergogna". Vorrei capire qual è la vostra idea di fama e qual è l'impatto su di voi.

Crediamo che tutti vogliano essere conosciuti per le loro capacità in un determinato campo, noi vogliamo esserlo per la nostra capacità di fare musica e arte, direi. Non abbiamo veramente il polso di quanto siamo popolari perché per la maggior parte del tempo stiamo chiusi in casa (ridono, ndr).

Cos'è che ascoltate quando state assieme?

Tantissima roba, ultimamente Cupkkake, Charli XCX, Car Seat Headrest, Pavement, MGMT, i Beach Boys, Blondie, Kendrick Lamar. Tanta, tanta, roba.

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