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I Muse attaccano l’Italia: “Abbiamo pagato tangenti per esibirci”

Una dichiarazione choc del cantante dei Muse che, se verificata, sarebbe gravissima per la credibilità del nostro Paese: “A Roma abbiamo dovuto versare delle tangenti per poterci esibire”
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Matt Bellamy, in un'intervista al Sun, lancia delle accuse sull'Italia, ed in particolare verso il Comune di Roma, che sono senza dubbio agghiaccianti e, se vere, terribili per la credibilità del nostro Paese. Il leader dei Muse ha affermato che, per poter utilizzare i fuochi d'artificio durante la loro ultimo tappa allo stadio Olimpico di Roma, avrebbero versato diverse migliaia di euro a più persone. Il pagamento è avvenuto per permettere l'utilizzo delle sei ciminiere che sputano fuoco, utilizzate nel loro tour 2013. La notizia è ripresa dalle maggiori testate internazionali e le dichiarazioni di Bellamy, che riporteremo in lingua inglese, non lasciano spazio a interpretazione diversa. 

In Rome, we had to bribe people with thousands of euros just to be allowed to blast our fire effects. We had to phone the British Embassy in Rome and argue with some official. If you want to do things like this on the move, it's quite a big deal. It's pretty bloody expensive, though. It's mind-boggling how much, actually.

Che in italiano vuol dire:

A Roma abbiamo dovuto corrompere gente con migliaia di euro, solo per essere autorizzati a sparare i nostri "fuochi d'artificio". Abbiamo dovuto telefonare all'ambasciata inglese di Roma e discutere con alcuni diplomatici. Quando vuoi fare qualcosa del genere, e sei lontano da casa, è un affare abbastanza grosso. E costoso. A dirla tutta, è incredibile quanto lo sia.

Non viene menzionato il Comune di Roma, né tantomeno altre istituzioni o forze dell'Ordine. Ma cosa ha voluto dire con precisione Matt Bellamy? Perché ha utilizzato quel "bribe", che letteralmente è "corrompere"?

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