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I Kraftwerk tornano con il “3D-Show”: a Verona sbarca la band più ‘influente’ della Storia

Il 25 luglio i Kraftwerk saranno protagonisti del loro 3D Show all’Arena di Verona, dove porteranno un pezzo importante di Storia della musica mondiale.
A cura di Francesco Raiola
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Kraftwerk (Getty Images)
Kraftwerk (Getty Images)

Ci sono alcuni gruppi che hanno segnato un momento importante nella Storia della musica mondiale e altri – e sono molti meno – che hanno apportato una rivoluzione. Tra questi ultimi si possono senza dubbio annoverare i Kraftwerk, band tedesca composta originariamente da Florian Schneider, Wolfgang Flür, Ralf Hütter e Karl Bartos, che riuscì a creare una vera e propria nuova estetica basandosi sull'elettronica, in opposizione ai gruppi che quella rivoluzione la stavano attuando con chitarre, bassi e batterie. Il quartetto tedesco lo si può annoverare senza dubbio tra le band seminali, in grado, quindi, di mettere le basi per un'evoluzione che li porterà a diventare un punto di riferimento della Musica del XX Secolo, cambiando le prospettive di un certo tipo di suono e immaginario.

Come sarà il 3D-Show

I Kraftwerk torneranno in Italia il 25 luglio quando all'Arena di Verona porteranno il loro spettacolo in 3D che nei mesi scorsi ha girato nei teatri per "una vera e propria esperienza sensoriale, tra musica e immagini che, grazie al 3D, sembrano investire l’ascoltatore in platea e sulle gradinate". Uno spettacolo che grazie al 3D darà la possibilità di godere appieno delle sonorità di una band che possiamo mettere al fianco di gruppi come Beatles, Rolling Stones e Led Zeppelin:

A ogni spettatore verranno consegnati degli occhiali 3D brandizzati ad hoc per l’evento, che, durante il concerto, permetteranno al pubblico di immergersi nello show e osservare le animazioni 3D, dall’enorme schermo a LED (14mt x 6mt) posizionato alle spalle dei quattro, e, una volta finito lo spettacolo, fungeranno da gadget ricordo. Tecnologia anche per le tute a led luminose che i Kraftwerk indosseranno sul palco.

(Getty Images)
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Una storia di album fondamentali

Vederli dal vivo è sempre un'esperienza imperdibile, anche se la formazione è quasi completamente variata rispetto alle origini e assieme al fondatore Ralf Hütter ora conta Henning Schmitz, Fritz Hilpert e Falk Grieffenhagen che negli anni hanno sostituito i membri originari. I Kraftwerk hanno lasciato alle proprie spalle album come "The Man Machine" del 1978, "Autobahn" del 1974 e "Trans Europe Express" del 1977, fino a “Tour De France Soundtrack” del 2003 (che divenne colonna sonora della competizione ciclistica), dove i riferimenti erano alla velocità e al cambiamento dello spostamento e del tempo (uomo, auto, treno e bicicletta), ma il gruppo affrontò anche tematiche come l'energia nucleare con "Radioactivity".

Gli artisti ispirati dai Kraftwerk

Tra coloro che sono stati influenzati dai 4 teutonici e li hanno omaggiati più o meno esplicitamente ci sono artisti come David Bowie ai Depeche Mode, passando per Madonna, i REM, i Coldplay, Bjork, Stockhausen, Aphex Twin, fino a Missy Elliott e Kanye West, solo per citarne alcuni. Per questo e non solo, riuscire a vedere un loro live equivale a immergersi nella Storia della musica mondiale.

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