I Funky Pushertz raccontano Silvestri: ‘Bio-Boogie? Parliamo del dilemma dei prodotti bio’
Il tour ‘tutto esaurito' di Daniele Silvestri approda al Teatro Augusteo per la sua data napoletana che vedrà il cantante impegnato questa sera, martedì 22 marzo, in un concerto ancora una volta sold out. Silvestri, che a Napoli fu protagonista, l'ultima volta, di un concerto di tre ore e mezza, in un Pala Partenope pieno, assieme agli amici Max Gazzè e Niccolò Fabi per ‘Il padrone della festa', presenterà ‘Acrobati‘, il suo ottavo album, uscito il 26 febbraio scorso e ancor nella top ten di quelli più venduti (al quinto posto). Un tour che lo vede impegnato nei teatri, perché, ha dichiarato è ‘un luogo che permette di usare diversi registri e linguaggi e che consente di amplificare quell’idea di magia e di funambolismo cheA dispetto dei pronostici – Daniele Silvestri il disco cerca di trasmettere in vari modi'. Ad accompagnare Silvestri sul palco, oltre agli storici collaboratori Piero Monterisi (batteria), Gianluca Misiti (tastiere) e Gabriele Lazzarotti (basso) si aggiungono quattro nuovi acquisti: Duilio Galioto alle tastiere, Sebastiano De Gennaro alle percussioni e al vibrafono, Daniele Fiaschi alle chitarre, Marco Santoro al fagotto, alla tromba e ai cori.
‘Acrobati' è un disco lungo per i parametri di oggi, 18 pezzi che vedono anche alcune collaborazioni, come quelle di Diego Mancino, Diodato, Dellera e dei napoletani Funky Pushertz che col cantautore romano hanno firmato ‘Bio-Boogie' un pezzo che scava nel mondo del cibo bio a ritmo di boogie, appunto. I Funky Pushertz – formati da Boom Buzz, Kayaman, Mastu Nzò, Red Dog e Tonico Settanta – sono una delle realtà più interessanti dell'hip hop campano, autori di due album (‘Lunch' del 2011 e ‘La Grande Abbuffata' del 2013) sono noti per il loro flow e le venature funk che gli hanno permesso di diventare una delle realtà più apprezzate del genere. Abbiamo chiesto a Giulio ‘Kayaman' Loffredo di parlarci della loro collaborazione con Silvestri, che li ha scoperti grazie a Roy Paci e li ha voluti con sé per il suo ‘album più bello' come ha dichiarato lui stesso, scrivendo, tra l'altro, il ritornello in napoletano:
Ciao Giulio, ci racconti come è nato il rapporto con il ‘cugino romano’ Daniele Silvestri?
Beh quasi per caso direi, per fortuna! Il caro zio Roy Paci che ci stima tanto, ha fatto ascoltare un nostro brano a Daniele il quale è rimasto subito incuriosito…
E da lì, quindi, è nato Bio-Boogie. Ce ne racconti la storia?
La storia la si capisce subito ascoltando il ritornello scritto da Daniele, "rigorosamente" in napoletano, e parla del dilemma davanti al quale ci troviamo ogni qualvolta sentiamo parlare di prodotti bio o di colture bio, diventandone involontariamente schiavi.
Funky Pushertz e il cibo, un’accoppiata che va avanti da un po’, no?
Sì da un bel po' direi, e dopo una grande abbuffata siamo veramente sazi!!!
Senti, è nato tutto tramite mail e telefono o vi siete anche incontrati?
Ci siamo sentiti telefonicamente e poi tramite mail abbiamo lavorato al brano. Dopodiché, veramente in extremis per l'uscita del disco siamo andati in studio a Roma ad ultimare il tutto… un'esperienza unica!
Qual è la vostra canzone preferita di Silvestri?
Mah… la simpaticissima "Banalità", ma potrei citarne tante altre…
Ma all’Augusteo vi vedremo sul palco con lui?
Magari, ma penso che per motivi logistici non sarà possibile… ma siamo onorati lo stesso!
State lavorando già al seguito de ‘La grande abbuffata’?
Stiamo lavorando ai pezzi nuovi… a breve sveleremo altri indizi!