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I FASK tornano con Ligabue: due generazioni di rock per “Il tempo è una bugia”

I Fast Animals and Slow Kids hanno annunciato una collaborazione con Luciano Ligabue con cui duettano in “Il tempo è una bugia”
A cura di Redazione Music
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I FASK e Ligabue (ph Jarno Jotti)
I FASK e Ligabue (ph Jarno Jotti)

Due generazioni di rock italiano si incontrano in "Il tempo è una bugia", la canzone in cui i Fast Animals and Slow Kids collaboreranno con Luciano Ligabue e che sarà pubblicata il prossimo 16 settembre. La band perugina è una di quelle che negli ultimi anni è riuscita a portare a un ampio pubblico il rock made in Italia, prima che negli ultimi anni diventasse glamour, mentre Ligabue è dall'inizio degli anni '90 uno degli artisti più amati del Paese, anch'egli sinonimo di rock. La canzone arriva a un anno dall'uscita del sesto album della band composta da Aimone Romizi (voce, chitarra, percussioni), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (Chitarre).

"I Fask hanno ‘birra', voglia, passione e predisposizione al r’n’r – ha detto Ligabue parlando di questa collaborazione -. Mi ha fatto molto piacere la loro richiesta di una possibile collaborazione ma ancora di più cantare una bella canzone come ‘Il tempo è una bugia'. Rock on". La canzone è stata scritta dai FASk e da Ligabue che hanno lavorato fianco a fianco per l'arrangiamento, le melodie e sul testo della canzone "e, più in generale, sulle emozioni che volevamo trasmettere attraverso una canzone è stata un’esperienza che porteremo per sempre con noi" racconta la band.

"La più grande fortuna di un musicista è il poter ripercorrere all’infinito la propria vita attraverso le parole e le note delle canzoni che ha scritto – dicono i FASK di questa collaborazione -. Quando un musicista sale sul palco e suona una propria canzone, si perde nei meandri dei ricordi, come se li stesse rivivendo, come se fosse la prima volta. Chi suona, in pratica, può viaggiare indietro nel tempo senza mai lasciare il presente. Questa canzone è una presa di coscienza di tutto questo: due generazioni che si raccontano, che si confrontano, che descrivono i primi ricordi legati alla musica e alla propria provincia, due generazioni che nella musica si incontrano, al di là dei confini di un tempo che fa finta di passare e non passa mai, per nessuno, a nessuna età"

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