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I Dear Jack rispondono ai fan: “Con Alessio non andavamo più d’accordo su niente’

I Dear Jack tornano a parlare della separazione da Alessio Bernabei con un’itw a vanity Fair in cui rispondono ai fan arrabbiati e spiegano che ormai tra l’ex cantante e il resto della band la situazione era diventata insostenibile.
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I rapporti non erano più buoni, a livello musicale e a livello personale ed è questo il motivo per cui i Dear Jack si sono separati da Alessio Bernabei. A dispetto di quella che è stata l'ultima intervista assieme, quindi, i 5 usciti da Amici e protagonisti di un'annata trionfale non si sono lasciati proprio alla grande e qualche campanello d'allarme era squillato anche prima dell'ufficializzazione della separazione, con il cantante che ha cominciato una carriera solista sotto l'egida della Warner. C'era stata l'Arena di Verona a mascherare i problemi della band, ma successivamente la mancanza, ad esempio, di foto nella formazione completa aveva cominciato a far nascere qualche sospetto, finché l'indiscrezione di ‘Chi' ha mandato tutto all'aria.

La rivolta dei fan contro Leiner Riflessi

Anche i Dear Jack restanti, però, si sono subito risvoltati le maniche e hanno deciso di trovare in men che non si dica un nuovo cantante, Leiner Riflessi, ex di X Factor (nel 2014 è arrivato in semifinale nella squadra di Fedez) scatenando, però, le proteste della band che voleva che il posto rimanesse vacante, con Lorenzo cantante ad interim. Un po' come avviene nel calcio, quando un numero viene tolto dalla rosa per ricordare un calciatore che l'ha indossata (la 10 nel Napoli, ad esempio, appartenuta a Maradona) così i Dear Jack dovevano restare 4.

La promessa fatidica “sempre insieme” non è stata rotta. Il nome, è vero, lo aveva scelto Alessio, ma Dear Jack siamo tutti noi e siamo ancora insieme. E abbiamo solo trovato qualcuno che non è solo bravo a cantare e suonare, ma dà anche un valore aggiunto “umano” alla formazione.

‘Non andavamo più d'accordo su niente'

In un'intervista a Vanity Fair in cui lanciano anche il concerto all'Alcatraz del 26 novembre, la band ha spiegato un po' cosa è successo, parlando del razzismo verso il nuovo cantante di colore – una rarità per una band italiana -, ma anche del logorio dei rapporti interni. Il successo, insomma, ha scardinato gli equilibri che con la popolarità diventano sempre tropo complessi da gestire

Le idee troppo diverse non ci consentivano più di andare avanti insieme.

Non solo la musica, comunque, ma finanche la posizione della band sul palco era motivo di discussione. Non deve essere semplice per una band gestire il successo che ha, però, la faccia di una sola persona:

Fin da quando siamo entrati ad Amici eravamo consapevoli che Alessio sarebbe stato la nostra faccia e ci avrebbe rappresentati, ma l’obiettivo di ognuno era valorizzare la band. (…) È stato triste ammettere che non andavamo più d’accordo su niente, dalle posizioni sul palco ai pezzi, alla conduzione delle interviste.

L'arrivo di Leiner Riflessi

Il nuovo cantante, poi, racconta come ha saputo della possibilità di diventare parte della squadra. Al boss di Rtl 102.5 a cui fa riferimento l'etichetta della band era arrivato, tramite la band, un video di cui era protagonista ed è stato colpo di fulmine e a quel punto è arrivata la chiamata che l'ha portato a cambiare anche città, trasferendosi da Vicenza a Viterbo. Sul razzismo ci scherza (‘Un nero ci vuole sempre: nei film, nella musica, nei talent'), ma la band ci tiene a spiegare

Non è all’immagine che abbiamo pensato (…), la musica era più importante.

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