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I Cugini di Campagna cantano per Sergio Mattarella: “Non lasciarci soli, presidente”

Siparietto del gruppo con Sergio Mattarella, nella giornata in cui il Capo dello Stato ha celebrato i 75 anni dell’associazione fonografici italiani, una delle istituzioni più importanti del settore musicale.
A cura di Andrea Parrella
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Il prediente della Repubblica Sergio Mattarella celebra la storia della musica italiana e incontro alcuni dei suoi esponenti più noti nella giornata dell'incontro tra tra il capo dello Stato e l'Associazione fonografici italiani. Tanti i personaggi della musica italiana presenti nella giornata al Quirinale con Sergio Mattarella, dai Cugini di Campagna ai Matia Bazar, da Mario Lavezzi a Mal, da Edoardo Vianello ai Neri per caso fino ai Jalisse. A rappresentare i musicisti e tutti gli operatori del settore oltre al presidente di Afi, Sergio Cerruti, il maestro Beppe Vessicchio.

I Cugini di Campagna e il coro per Sergio Mattarella

Se Edoardo Vianello ha intonato una delle sue canzoni più celebri, i Watussi, i Cugini di Campagna hanno braccato il presidente accennando in coro "Lettera 22" la canzone che il gruppo aveva portato in gara a Sanremo 2023, solo pochi mesi fa. Manifestazione alla quale lo stesso Sergio Mattarella aveva eccezionalmente partecipato, aprendo la prima serata con la sua presenza straordinaria all'Ariston nei primi minuti della serata di apertura. Un momento, quello dei Cugini di Campagna con Mattarella, catturato in un video diventato virale.

Mattarella celebra l'associazione fonografici italiani

Nel corso della cerimonia il Capo dello Stato ha celebrato un'associazione che esiste da 75 anni, come la stessa Costituzione. Significative in questo senso le parole del presidente Mattarella:

"La Costituzione regola le nostre istituzioni. Ma soprattutto, con i valori che esprime, orienta il nostro Paese e da' senso alla vita sociale del nostro Paese. In questo la collaborazione dell'arte, della musica è davvero di fondamentale importanza nel dare senso alla vita sociale".

dai Cugini di Campagna ai Matia Bazar, da Mario Lavezzi a Mal, da Edoardo Vianello ai Neri per caso fino ai Jalisse, nelle solitamente austere sale del Quirinale, intonano il brano italiano forse più famoso nel mondo.

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