I BTS sono salvi, per loro il servizio militare è rimandato
L'Assemblea nazionale sudcoreana ha approvato la legge "salva BTS". Una norma creata ad hoc che permetterà al gruppo K-pop di continuare a fare musica e di rimandare il servizio militare obbligatorio, ancora per un paio d'anni. La Corea del Sud infatti impone ai giovani di età compresa fra i 18 e i 28 anni di svolgere il servizio di leva per un periodo variabile nell'Esercito, nei Marine o nell'Areonautica. Un impegno chiaramente inconciliabile con la carriera dei giovani artisti, che con la hit ‘Dynamite‘ hanno scalato le classifiche mondiali. E così, per tutelare i gruppo che ha portato il K-Pop ad un successo internazionale, la Corea del Sud è corsa ai ripari, con una legge lampo approvata appositamente per loro. D'altronde i tempi stringevano, visto che Jin, il più grande del gruppo, compirà 28 anni il 4 dicembre.
Jin sottolinea l'impegno per il suo paese
In un'intervista rilasciata a Cbs Sunday Morning, Jin ci ha tenuto comunque a sottolineare il suo impegno verso il paese: "Come coreano è naturale. Un giorno, quando il dovere chiamerò, saremo pronti a rispondere e a fare del nostro meglio". La legge approvata dall'Assemblea nazionale (una revisione di quella in atto) rappresenta una svolta per la Corea del Sud e varrà anche per altri artisti sudcoreani di rinviare il servizio militare obbligatorio. Fino ad ora la deroga era prevista soltanto per gli atleti con grossi riconoscimenti nelle competizioni internazionali.
Il successo dei BTS
D'altronde i BTS sono il gioiello di punta del momento della musica sudcoreana. Non solo la scorsa estate hanno battuto il record di visualizzazioni su Youtube, ma il loro successo continua a crescere in maniera esponenziale in tutto il mondo. Agli Europe Music Award 2020 ad esempio, RM, Jin, Suga, J-Hope, Jimin, V e Jungkook hanno conquistato ben tre premi: Best song, Best group e Best Virtual Live. E se in Italia c'è ancora strada da percorrere, negli Stati Uniti i BTS continuano a fare numeri impressionanti.