I BTS conquistano ancora gli Usa: quattro volte primi in 2 anni, ma in Italia “solo” terzi
Raccontare quello che succede negli Stati Uniti coi BTS è un po' raccontare un pezzo non indifferente di quello che pian piano succede alla musica e alla sua globalizzazione. Perché il quarto album al primo posto della band K-Pop conferma quanto anche il resto del mondo stia pian piano guadagnando terreno e farlo in un mercato come quello nordamericano non è mai facile. Il gruppo composto da Jin, Suga, J-Hope, RM, Jimin, V, e Jungkook, infatti, torna ancora una volta in testa alla Billboard 200 e lo fa con il nuovo album "Map of the Soul: 7", come già successo per i tre album precedenti. Per la band K-Pop, infatti, è la quarta volta in meno di due anni, contando che "Love Yourself: Tear", il loro primo album a raggiungere questo risultato è arrivato in testa a giugno 2018, "Love Yourself: Answer" a settembre 2018 e "Map of the Soul: Persona" nel 2019.
I record dei BTS negli Usa
Per i BTS ci sono un po' di numeri importanti, contando che sono la band che ha venduto di più (tra fisico ed equivalente streaming e download) quest'anno, visto che il precedente, che era Harry Styles lo aveva segnato nell'ultima settimana del 2019, ma "Map of the Soul: 7" è anche l'album di una band più venduto nella prima settimana da cinque anni a questa parte; gli ultimi furono i One Direction nel 2015 con £"Made in the A.M.", chiudendo anche come album più venduto dell'anno, almeno fino ad ora. Un risultato ottenuto anche grazie a una importante campagna di marketing che vede la vendita dell'album trarre vantaggio anche da un packaging che vede quattro versioni diverse del lavoro, anche se sostanzialmente il contenuto non varia di molto. A fare meglio di loro, con quattro numeri 1 in meno tempo ci sono i soliti Beatles.
I numeri minori in Italia
In Italia, però, la band continua a non sfondare definitivamente e al loro esordio, la band riesce a salire fino alla terza posizione del podio. Per la band K-Pop, comunque, è un buon risultato, contando quanto il nostro Paese sia prevalentemente campanilistico nelle scelte musicali, almeno per quanto riguarda gli album. Un terzo posto, alle spalle di Ghali e del suo ultimo album "DNA" e dei Me contro te, che non ha ancora conquistato, però, alcuna certificazione, né per l'album né per i singoli. Un fenomeno, insomma, che ha ancora un margine enorme di crescita, soprattutto guardando qual è la tendenza mondiale.