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I 3T ricordano lo zio Michael Jackson: “Senza lui non avremmo fatto musica”

I tre ragazzi, nipoti della popstar che diedero vita al gruppo, ricordano quando, dopo la morte della madre, avevano deciso di smetterla con la musica e Michael disse loro: “Solo continuando vostra madre sarebbe fiera di voi”.
A cura di Andrea Parrella
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I 3T, nipoti di Michael Jackson, si formarono nel 1995 ,quando il loro zio era inesorabilmente sulla cresta dell'onda, all'apice del suo successo internazionale, e loro decisero di percorrere le stesse strade battute da tutta la generazione precedente della sua famiglia. I tre ragazzi, le tre T che componevano il gruppo, hanno tuttavia raccontato in un'intervista alla tv americana, molti aneddoti relativi ad una carriera che, anziché essere avvantaggiata da un nome importante, da questo venne penalizzata fortemente, al punto da bloccare la loro prima uscita discografica per divergenze con la Sony: "Nostro zio ci consigliò di non uscire in quell'anno, voleva che ci godessimo la nostra giovinezza".

Fu così che si consumò una sorta di rottura con Michael, poi sanata, che il gruppo ebbe con la Sony Music, la quale non volle fare uscire il loro discografico in un periodo uguale a quello di uscite del molto più celebre e potente parente illustre che i tre Jackson si ritrovavano, ovvero il loro zio. Il manager Sony Mottola li bloccò: "Non potevamo portare via il nostro disco con noi, non potevamo perdere tutto il lavoro fatto per la realizzazione del disco, per noi fu un momento drammatico", dichiarano i tre.

Eppure, in occasione dell'emozionante episodio televisivo di "The Big Reunion", il gruppo ha soprattutto sottolineato il magnifico rapporto che ebbero con loro zio e, soprattutto, l'appoggio e il sostegno che lui diede loro nel continuare a seguire la loro strada, specialmente dopo il momento drammatico della morte della madre dei tre, Dee Dee, nel 1994. TJay afferma infatti: "Mi ricordo che ci ritrovammo tutti e tre in una stanza di ospedale, dove il dottore ci disse che nostra madre non sarebbe rimasta per molto tempo con noi. Questo cambiò la mia vita. Ma nostro zio, che era a noi molto vicino, ci disse di non mollare e continuare a fare musica, perché quello sarebbe stato il solo modo per rendere nostra madre fiera di noi.

Infine il dolore per la morte dello zio, la cui dinamica non è ancora chiara, nonostante la conferma delle colpe del dottor Murray; sentendosi successivamente responsabili di prendere parte all'opera di tutela di tutto ciò che Jackson avesse lasciato in terra i tre sono stati sempre molto presenti. TJ infatti ha la custodia dei tre figli della grandissima popsta: Prince Michael, 17, Paris, 15 e Blanket, 11 anni.

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