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Grammy Awards 2023: Beyoncé entra nella storia, Kim Petras prima donna transgender a vincere

Domenica 5 febbraio, a Los Angeles, si è tenuta la 65esima edizione dei Grammy Awards. Con la sua 32esima statuetta nella categoria best dance/electronic music, Beyoncè è entrata nella storia come artista più premiata. Kim Petras invece è stata la prima donna ad ottenere il riconoscimento.
A cura di Elisabetta Murina
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Domenica 5 febbraio, alla Crypto Arena di Los Angeles, si è tenuta la 65esima edizione dei Grammy Awards, i cosiddetti "Oscar della musica". Beyoncè è stata premiata nella categoria best dance/electronic music e ha stabilito un nuovo record: è l‘artista ad aver vinto più Grammy nella storia. Non ce l'hanno fatta invece i Maneskin, candidati nella categoria emergenti, dove a vincere è stata Samara Joy. Kim Petras è stata la prima donna transgender a vincere la statuetta.

Beyoncè entra nella storia dei Grammy Awards

Beyoncè è entrata nella storia dei Grammy Awards. Con la vittoria in questa edizione, nella categoria best dance/electronic music, la cantante è diventata l'artista ad aver vinto il maggior numero di statuette di sempre. Prima il record era detenuto da Georg Solti. Nella serata di ieri, domenica 5 febbraio, è salita sul palco e ha ritirato ben quattro premi: miglior album e canzone dance/electronic, miglior R&B performance e canzone.

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La vittoria di Kim Petras e gli altri premi ai Grammy

Non solo Beyoncè, anche Kim Petras è entrata nella storia dei Grammy Awards. L'artista è stata la prima donna transgender a vincere la statuetta. Il premio le è stato consegnato nella categoria Pop Duo/Group Performance, insieme a Sam Smith con il brano Unholy. La cantante, 30 anni di origine tedesca, è salita sul palco ha raccontato una parte della sua storia "Sono cresciuta vicino a un'autostrada in mezzo al nulla, mia madre ha creduto in me, al fatto che io fossi una ragazza. Ora non sarei qui se non fosse stato per il suo sostegno". Tra i protagonisti della serata anche Harry Styles, che ha ritirato tre premi grazie al suo albume Harry's House. Niente riconoscimenti per i Maneskin, candidati come artisti emergenti dell'anno, mentre Lizzo ha vinto nella categoria registrazione dell'anno e Bonnie Raitt per la canzone dell'anno.

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