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Gli U2 incantano Torino: 13 mila persone per il ritorno in Italia della band di Bono Vox

Tredicimila persona al Pala Alpitour di Torino hanno assistito alla prima delle due tappe italiane del tour europeo degli U2 che questa sera si bisserà sempre nella città piemontese. Un concerto che ha confermato la grandezza di una delle band più importanti della Storia della musica.
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‘Epico', ‘incredibile', ‘storico', insomma gli aggettivi si sprecano per l'arrivo al Pala Alpitour di Torino degli U2. La band capitanata da Bono Vox, infatti, è ripartita per il tour europeo proprio dall'Italia, dove terrà un secondo concerto questa sera, sempre bel capoluogo piemontese per il loro "iNNOCENCE+ eXPERIENCE", seconda parte di una tournée cominciata il 14 maggio a Vancouver. Nei giorni scorsi si è molto parlato della presenza italiana della band irlandese, soprattutto grazie alle trovate del cantante che ha voluto trovare ancora una volta il contatto diretto con i propri fan assiepati fuori al palazzetto, fermandosi con loro, autografando qualsiasi cosa e finanche portandogli delle pizze a domicilio. Proprio questo rapporto che il gruppo nutre da oltre trent'anni, oltre alla loro musica, naturalmente, ne fanno una delle più grandi rock band viventi e di sempre. Ai 13 mila assiepati Pala Alpitour poco importano tutte le discussioni sul lancio del loro ultimo album ‘Songs Of Innocence', il discorso di iTunes e compagnia. Quello che interessa è vedere Bono, The Edge, Adam Clayton e Larry Mullen Jr. fare quello che sanno fare meglio, ovvero salire sul palco e sprigionare un'energia incredibile, in barba all'età che avanza, qualche chilo di troppo e i capelli giallo paglierino con cui il cantante si è presentato sul palco.

Palco che, come annunciato, faceva parte dello spettacolo, costruito in modo che fosse visibile da ogni parte, con una lunga passerella, una lampadina che ne illuminava la parte centrale e 4 megaschermi piazzati sopra al pubblico. In questo spettacolo c'è la vita di una delle band più amate del Paese in questo concerto, gli esordi musicali e il punto d'arrivo, così come l'infanzia di Bono raccontata nelle sue canzoni e di cui è stato fatto partecipe tutto il pubblico. ‘The Miracle (Of Joey Ramone)'  dà il la al concerto, dopo che Bono fa il suo ingresso sul palco accompagnato dalle note di ‘People Have the Power' e subito dopo piazza ‘The electric. co', brano tratto da Boy, album d'esordio, così da mettere in chiaro che la Storia della band è lunga e piena di successi. Dopo ‘Vertigo' e ‘I Will Follow' arriva il momento della commozione con l'esecuzione di ‘Iris', brano dedicato alla madre del cantante per proseguire con ‘Dedarwood Road' brano che prende il nome dalla strada in cui il cantante è cresciuto e la Storia continua con ‘Sunday Bloody Sunday' e ‘Raised By Wolves' anticipate da ‘Song For Someone‘. Il pubblico viene trasportato per mano negli anni dell'adolescenza di Bono e della Storia irlandese fatta di IRA, domeniche sanguinanti e autobombe.

Gli U2 impressionano, emozionano con alcuni dei loro brani più noti, da ‘Ordinary Love', ‘October', ‘Bullet The Blue Sky', ‘Zooropa', ‘Where the Streets Have no Name', in una sequenza che lascia senza fiato che vede anche ‘Pride (In the Name of Love)', ‘With Or Without You', fino a chiudersi con ‘One'. E come d'abitudine, Bono non dimentica un tema che in questi giorni è molto calmo, quello dei rifugiati, e riprendendo quello che è diventato un vero e proprio slogan negli stadi tedeschi della scorsa settimana, la band ha voluto far proprio lo slogan ‘Refugees Welcome'.

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