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Gli U2 dedicano Pride alle vittime in Israele: “Vi hanno tolto la vita ma non il vostro orgoglio”

Gli U2, durante la loro residency a Las Vegas, nella nuova struttura The Sphere, hanno dedicato un brano alle 260 persone scomparse nell’attacco di Hamas durante il SuperNova Festival.
A cura di Vincenzo Nasto
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U2, foto di Getty Images
U2, foto di Getty Images

Solo alcuni giorni fa, esattamente lo scorso 29 settembre, cominciava l'esperienza in residency a Las Vegas per gli U2. La band infatti, ha firmato un accordo per 25 spettacoli in una delle arene più suggestive del sud del Nevada: The Sphere. La rock band irlandese, dopo aver affascinato il pubblico nei primi due concerti, la scorsa notte ha voluto dedicare un pensiero alla violenza accaduta negli scorsi giorni in Israele e a Gaza: il riferimento principale sono stati i 3500 partecipanti al festival di musica elettronica, SuperNova Festival, che si è tenuto in un’area rurale vicino al confine tra Gaza e Israele. La scomparsa di oltre 260 persone ha spinto gli U2, soprattutto nelle parole del frontman Bono, a dedicare alle vittime della feroce aggressione un brano del 1984: si tratta di Pride (In the name of love), contenuta nell'album The Unforgettable Fire. Prima di lanciarsi nell'esibizione, Bono ha voluto invitare il pubblico alla riflessione sulla violenza perpetrata: "Alla luce di quello che è successo in Israele e a Gaza, una canzone sulla non violenza sembra alquanto ridicola, ma le nostre preghiere sono sempre state per la pace e per non violenza. Ma i nostri cuori e la nostra rabbia, sai dove punta. Quindi cantate con noi e con quei bellissimi ragazzi a quel festival musicale".

La dedica con Pride alle "Stelle di David"

La canzone originale, Pride (In the name of love), pubblicata nel 1984, era un chiaro riferimento al leader americano per i diritti civili Martin Luther King. Infatti, all'interno del testo, è possibile trovare la citazione al giorno del suo omicidio, il 4 aprile 1968, all'esterno del Lorraine Motel di Memphis: "La mattina presto, il 4 aprile, uno sparo risuona nel cielo di Memphis. Finalmente liberi, ti hanno tolto la vita, non potevano toglierti il tuo orgoglio". Proprio questo passo della canzone, per l'occasione, è stata modificata dagli U2 nella dedica alle 26o persone scomparse nell'attacco di Hamas durante la notte tra il 7 e l'8 ottobre al SuperNova Festival: "La mattina presto, 7 ottobre, il sole sta sorgendo nel cielo del deserto. Stelle di David, vi hanno tolto la vita ma non hanno potuto togliervi il vostro orgoglio".

La residency degli U2 a Las Vegas al The Sphere

Nel frattempo, la residency a Las Vegas degli U2, durerà fino al prossimo 16 dicembre. La band irlandese si esibirà allo Sphere, un impianto da 18.600 posti, annunciato dalla Madison Square Garden Company nel 2018. La struttura, dotata di 54mila metri quadrati di display Led curvy è tra le opere più imponenti nel mondo degli spazi da concerto, ed è stata proprio inaugurata dalla band irlandese lo scorso 29 settembre. Uno spettacolo straordinario che ha fatto il giro del mondo, anche per l'apporto coreografico assunto dagli schermi all'interno dell'esibizione della band. Gli U2 si esibiscono dal vivo con il loro album del 1991 Acthung Baby, da cui prende anche il nome il tour in residency, ma già nelle prime due date, la band ha portato sul palco altri brani della loro discografia, proprio come Pride (In the name of love) del 1984.

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