Gli eredi di Lucio Battisti e Mogol costretti a vendere i diritti delle loro canzoni
I soci della Acqua Azzurra, fondata da Lucio Battisti e Mogol nel 1969, hanno deciso di mettere in liquidazione la società. Dopo una serie di litigi, incapaci di prendere una decisione che fosse unanime, hanno deciso dunque di sbarazzarsi della società che detiene i diritti di alcune tra le canzoni più famosi degli anni 70. I diritti di brani come “Mi ritorni in mente”, “Emozioni”, “Pensieri e parole”, “La canzone del sole” e “Il mio canto libero" sono quindi in attesa di un compratore.
A non voler continuare a occuparsi della Acqua Azzurra sono stati la Universal che controlla la Ricordi, che a sua volta fa capo alla Vivendi di Vincent Bollorè, la Aquilone (di proprietà della vedova di Battisti e del figlio Luca), e L’Altra Metà (di Giulio, Alfredo e Carolina Rapetti).
Il fatto che la suddetta società sia stata messa in liquidazione non significa che i soci non continueranno a ricevere una percentuale sugli incassi derivanti dallo sfruttamento dei diritti delle canzoni in questione. Con la vendita, infatti, un eventuale compratore futuro dovrà comunque versare agli eredi quanto dovuto. La decisione di mettere in liquidazione la società fondata da Battisti e Mogol risale a due riunioni del consiglio di amministrazione che si sono tenute nel marco scorso.
Considerata l’impossibilità di raggiungere la maggioranza necessaria a operare alcune modifiche all’interno dello statuto stesso della società, i soci hanno dato parere favorevole alla messa in liquidazione. La richiesta è quella di promuovere la vendita in blocco delle azioni entro il dicembre del 2017 che servirebbe allo scopo di evitare la vendita di ogni singola canzone, operazione che svaluterebbe il costo totale della società.