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Giorgia: “Ho avuto momenti in cui volevo lasciarmi andare, poi la vita è magica”

Parla Giorgia in un’intervista di Silvio Vitelli per il Tg2000, nella quale si lascia andare sul suo passato e sul momento di difficoltà vissuto quando pensava di non farcela. Per rinascere devi morire, quindi c’è sempre una sofferenza nel cambiamento” ha dichiarato, spiegando come la maternità le ha regalato nuovi stimoli ed emozioni.
A cura di Eleonora D'Amore
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Abbiamo tutti dei momenti nella vita in cui c'è qualcosa che manca, sembra che tutto appassisca e non abbia senso. Non è esente Giorgia Todrani, che ai microfoni di Silvio Vitelli per il Tg2000, il telegiornale di Tv2000, ha parlato della sua vita, in occasione dell’uscita dell’Album con DVD dal titolo ‘Oronero Live’. Momenti bui, nei quali ha sentito chiaramente di non farcela, sebbene poi la vita, con la sua magia, abbia preso il sopravvento e l'abbia spinta a rialzarsi:

Ho avuto momenti in cui volevo lasciarmi andare, in cui non speravo di farcela. Invece poi la vita è magica, la vita e il cielo, sono energie superiori. Ti senti dare quasi dei calci nel sedere e senti una voce che ti dice ‘devi vivere’… perché sei qua, devi farlo. Poi ci trasformeremo e vivremo altrove. Per rinascere devi morire, quindi c’è sempre una sofferenza nel cambiamento o nel rialzarsi ma quella sofferenza è preziosa perché ti dà la linfa.

La forza della maternità

Il 18 febbraio del 2010 Giorgia è diventata mamma di un bellissimo bambino di nome Samuel, avuto con il compagno Emanuel Lo. Ed è stato proprio lui a farle superare la paura dei due aborti spontanei subiti e a condurla per mano verso la gioia della maternità, come spiegò Giorgia in un'intervista a Vanity Fair: "Per anni diventare madre è stata una specie di ossessione: e lì è davvero l’uomo che fa la differenza. Ho avuto due aborti spontanei, rischiavo di ricadere dentro a un meccanismo malato di autocompiacimento della sofferenza. Ma Emanuel anche in quell’occasione non si è lasciato abbattere. E quando abbiamo smesso di pensarci sono rimasta incinta…". Oggi è fermamente convinta che dal primo giorno in cui ha stretto suo figlio tra le braccia qualcosa, nel suo essere donna, sia cambiato radicalmente:

Questa energia chi me la dà, chi ce la mette? Ognuno ha i suoi pusher di energia che può essere un lavoro, può essere un amore. Nel mio caso io, in realtà, da quando sono diventata mamma ho ripreso tutta una serie di emozioni, entusiasmo, voglia, che nel mio lavoro cominciavo a sentire poco rispetto a quando avevo vent’anni. Ogni mamma è una macchina, io direi che ogni donna è una macchina.

Fiducia e fede

Il valore della famiglia va di pari passo con quello della fiducia, una fiducia che va coltivata andando oltre le reticenze quotidiane e le delusioni, che ha qualcosa a che vedere con il concetto di fede: "Credere nella luce delle idee è credere nella capacità dell’umanità di essere buona, di essere sana e di essere salva. Forse questo è un tempo in cui ci vuole molta forza e molto coraggio per avere fiducia nell’altro. Però la fiducia come la fede sono esercizi che si fanno nei momenti difficili. È anche un grande atto di volontà. La fede è anche una scelta, è scegliere di vedere le cose notando che esiste anche una parte sana e salva e su quella bisogna fare leva e forza".

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