Gill Scott Heron è morto: se ne va uno dei pionieri della musica rap
Gil Scott-Heron, uno dei pionieri dello stile musicale "spoken word" che negli anni si è evoluto in rap, è morto St. Luke's Hospital di Manhattan. Aveva 62 anni. Cantante e poeta, tra le figure più importanti della musica black, Scott-Heron era affetto dal virus dell'HIV e aveva lottato contro la tossicodipendenza per gran parte della sua vita. Tuttavia le cause della sua morte non sono state rivelate.
Gil Scott-Heron nacque a Chicago nel 1949 ma passò i primi anni della sua vita a New York, nel Bronx. È lì che iniziano ad emergere in lui i primi pensieri e le prime riflessioni sulle relazioni tra i poveri neri e l’America ricca. Nel 1969 esce il suo primo romanzo, The Vulture, e l' anno dopo, nel 1970 arriva il primo album Small Talks At 125th & Lennox. Un disco di denuncia col quale accusa la manipolazione dell’informazione da parte dei bianchi, che nascondevano alla minoranza di colore e la classe media, i reali problemi. ll suo album di svolta, Pieces of a Man del 1971, includeva il suo lavoro più noto, "The Revolution Will Not Be Televised," in cui attaccava la superficialità dei mezzi di comunicazione di massa.
Il suo stile verrà ripreso da numerosi artisti, tra cui Public Enemy e Kanye West. Tuttavia Scott-Heron si è dimostrato spesso ambivalente nei confronti del rap, alla cui nascita ha indubbiamente contribuito. Molti, secondo lui, gli artisti che troppo spesso dimenticano il messaggio della musica. "Usano un sacco di slang e un linguaggio ricercato,ma non guardano all'interno della persona", ha detto in una intervista del 2008.
Una sorta di Bob Dylan nero, Gil Scott-Heron. Tra le sue passioni anche la scrittura. Paradossalmente, l'ultima opera alla quale stava lavorando si chiamerà The Last Holiday. Tra i musicisti che hanno commentato la notizia della morte dell'artista, Usher che ieri sera su Twitter ha scritto: "Ho appena appreso della perdita di un poeta molto importante … RIP Gil Scott Heron. La rivoluzione è ora!"