Gigi Vesigna shock su Sanremo: “Aveva vinto Noemi”
Il botta e risposta fervente tra Pupo e Valerio Scanu, non è finito con la lettera di smentita della querela del legale del cantante sardo. Le vecchie ruggini relative alla vittoria di Scanu di Sanremo 2010, sono riportate alla luce anche da Gigi Vesigna. Il giornalista noto anche per essere stato il direttore editoriale di Tv Sorrisi e Canzoni nell’epoca del massimo splendore nel ventennio 73 – 94, ha dato una sua visione dei fatti delle dinamiche del Festival di Sanremo degli ultimi anni, innescando un meccanismo a orologeria sulla spinosa questione del televoto. A quanto pare non sarebbero infondate le lamentele di Pupo, che si è sentito vittima d’ingiustizia quando la sua canzone fu scalzata da Scanu alla vittoria, per un televoto non del tutto veritiero. Vesigna senza filtri spiega in un’intervista a Il Giornale:
Due anni fa Pupo, il principe Emanuele Filiberto di Savoia e il tenore Luca Canonici stavano per vincere con Italia amore mio. Sarebbe stato un disastro, perché non c'era proprio la canzone. Mi risulta che sia entrato in azione un funzionario della Rai. Morale: il loro numero di telefono ha smesso di funzionare, dava sempre occupato, ho provato io stesso a chiamare. E ha vinto Valerio Scanu, arrivato a Sanremo grazie ad Amici di Maria De Filippi, che era al secondo posto. Ma c'è riuscito solo perché avevano bloccato il numero telefonico di Pupo e del principe. Un ordine partito dall'alto. Ti ripeto: sono ipotesi. Le quali però, stranamente, ottengono i risultati che t'aspetti.
Un ordine dall’alto, la linea telefonica intasata nel quarto d’ora decisivo della serata. Una dichiarazione che fa tremare gli addetti ai lavori, soprattutto quando parla di “sospetto fondato”, visto il peso di Visigna nell’ambiente rivierasco. E’ altrettanto schietto in riferimento all’edizione più recente di Sanremo, che ha favorito la vittoria di Emma, proseguendo la scia di consensi agli ex Amici
Emma l'ho indovinata anch'io. A dire il vero aveva vinto Noemi, ma è rimasta in testa solo un quarto d'ora. Poi s'è scatenato il televoto degli amici degli amici e ha vinto Emma. Ha talmente vinto che Noemi è arrivata terza, neanche seconda. Ed era prima. Il televoto è una roba vergognosa, sai? Ti compri un call center, paghi 2 euro una telefonata che a loro costa 1,75 e vinci. È un modo per far soldi da parte della Rai e delle compagnie telefoniche.
Una catena torbida che favorirebbe alcuni a discapito di altri, con il benestare della Rai e delle case discografiche, e le casse piene delle compagnie telefoniche. Il giornalista non è di bocca buona nemmeno con la direzione artistica di quest'anno e con Adriano Celentano, ed il peso che ha avuto al Festival, tale da stravolgere in tutto e per tutto i programmi:
Hanno messo in mezzo Gianni Morandi e poi fa tutto ’sto Mazzi che ha lavorato nel Clan del Molleggiato. Io dico solo che un minimo di elasticità, in un contratto del genere, lo devi mantenere. Altrimenti diventa dogma. Lui ha preteso il dogma. Fosse stato almeno divertente. Ci hanno costretti a parlare di Celentano prima per capire che cosa avrebbe detto e poi per capire che cosa aveva detto.
Dichiarazioni non da poco, che non scivoleranno certo addosso a qualche dirigente senza scrupoli, magari messo alle strette dalle voci sempre più pressanti di un favoritismo prestabilito.
