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Gigi D’Alessio: “A Sanremo mi censurarono, oggi tutti vogliono che canti in napoletano”

A Fanpage.it Gigi D’Alessio ha raccontato i suoi concerti a Piazza del Plebiscito la cui sintesi andrà in onda l’1 giugno su Rai1.
A cura di Francesco Raiola
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Gigi D'Alessio ha completato le prime tre serate del suo "Gigi – Uno come te – siamo ancora insieme", un a serie di cinque concerti le cui prime due serate saranno condensate e mandate in onda giovedì 1 giugno su Rai1. D'Alessio ha messo in campo tutto quello che poteva, un repertorio lunghissimo, composto da 60′ canzoni, tanti ospiti a cui ha fatto cantare le proprie hit e un pubblico che lo adora e ha canta come un karaoke per ciascuna delle serate, durate circa tre ore. Ha portato con sé ospiti come Elodie, Tananai, Lazza, Max Pezzali, Nino D'Angelo, Biagio Antonacci, Geolier, Clementino, ma anche il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e i calciatori, per quello che alla fine è un incrocio tra un concerto e un capodanno televisivo anticipato. E l'effetto karaoke è quello che ha ottenuto in piazza e cercherà di ottenere anche in tv.

"L'anno scorso eravamo in diretta, quest'anno la registriamo, sarà la registrazione di due serate. Quest'anno siamo fortunati perché il cast l'ho potuto dividere in due serate, ho fatto arrivare i miei colleghi pregandoli di salire sul palco per festeggiare la città. Credo che sarà un grande show televisivo, un concerto show, in cui la parte più bella sarà il pubblico: con un pubblico così mi sento protetto a 360 gradi – ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it D'Alessio -. Sarà un karaoke gigantesco dove tutti cantano tutti: la cosa bella è che i miei colleghi non vengono a fare promozione ma a cantare le loro hit per questo diventa tutta una festa".

Gigi D'Alessio e Tananai (Angelo Orefice)
Gigi D'Alessio e Tananai (Angelo Orefice)

E in effetti gli ospiti hanno portato i propri successi, tranne Elodie che ha voluto cantare le canzoni do D'Alessio di cui è sempre stata fan. Antonacci ha cantato pezzi come "Sognami", "Sono pazzo di lei", Tananai ha fatto "Tango", Lazza ha cantato "Cenere" e con Geolier e D'Alessio "Chiagne", con Nino D'Angelo, "Napoli, Napoli", con Max Pezzali "La regola dell'amico", "Come mai" e "L'uomo ragno". Insomma, il pubblico in piazza ha potuto cantare brani di altri ma soprattutto i suoi successi, a partire da "Una magica storia d'amore" e "Io vorrei" assieme a Elodie per continuare con "Annarè", "Non mollare mai", "Mon Amour" (in versione con Tananai), "Cient'anne", "Fotomodelle un po' povere" e l'ultimo singolo "Si te sapesse dicere".

A Fanpage.it D'Alessio ha raccontato che la geolocalizzazione dei biglietti dimostra che un terzo delle persone accorse viene da fuori la Campania: "Un'altra cosa belle è che avendo la geolocalizzazione dei biglietti venduti ti posso dire che il 36% viene da fuori la Campania e il 18% dall'estero, e questa cosa è veramente motivo di grande orgoglio, perché vengono comunque qui a Napoli a vedere il concerto e c'è chi se lo vede per due giorni di fila però ne approfittano per guardare le bellezze della città che è azzurra. Possono visitare Napoli e andare nelle isole, a Ischia, Capri, Procida, Sorrento.

Gigi D'Alessio con Aurelio De Laurentiis e i calciatori del Napoli (Angelo Orefice)
Gigi D'Alessio con Aurelio De Laurentiis e i calciatori del Napoli (Angelo Orefice)

Un successo che viene da lontano, da quando cominciò suonando ai matrimoni e alle comunioni, poi come musicista di Mario Merola, che ha ricordato e poi col suo primo album "Lasciatemi cantare": "Io ho fatto la gavetta, ne ho fatta tanta però l'ho fatta da musicista, quindi quando è uscito il mio disco è stato subito un successo, ero la novità, ero il ragazzo di quartiere che ce l'aveva fatta. Il mio è un pubblico che mi ha visto fare i matrimoni, le comunioni, le feste di piazza, è cresciuto con me. Siamo partiti dal '92, quando ho fatto il mio primo disco ‘Lasciatemi cantare' fino ad arrivare a ‘Si te sapesse dicere'. Oggi la mia difficoltà è sempre quella di costruire le scalette, quest'anno abbiamo preparato 60 canzoni, ci saranno tanti medley, ho dovuto stringerle per farle entrare tutte, nonostante ciò sono sicuro che ci sarà sempre quello che dirà ‘Ma quella non me l'hai cantata?'.

D'Alessio ha anche visto un "un pubblico rinnovato: prima era difficile cantare in lingua napoletana" dice, prima di spiegare le difficoltà con Sanremo: "Ricordo il mio primo Festival di Sanremo con ‘Non dirgli mai' dove c'è solo quella frase ‘Si stasera t'avessa vasà' che mi volevano censurare: li accontentai cambiando il testo, ma quando ero sul palco, sapendo che lo spettacolo era in diretta, l'ho cantata in napoletano. Oggi le cose sono cambiate, adesso vogliono che continui a cantare in napoletano e mi chiedono ‘Perché non canti più come una volta?'. Pensa che, parlando dell'ultimo singolo uscito qualche settimana fa, avevo chiesto alla Sony di non inviarlo alle radio. Siccome in Sony ci sono tanti ragazzi nuovi che ci lavorano, hanno visto il mio singolo e l'hanno spedito comunque, e adesso la maggior parte dei network nazionali lo sta suonando. Oggi l'Italia parla napoletano, come mi ha detto il patron di RTL, e vedere che Geolier è arrivato primo in classifica su Spotify mondiale dimostra che questa lingua ha trovato il posto che meritava"

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