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Gigi D’Alessio: “Neomelodici? Anche Alessandra Amoroso lo è”

Alessandra Amoroso ed Eros Ramazzotti sarebbero da considerare alla stregua dei cantanti neomelodici. Lo dichiara Gigi D’Alessio, l’artista che da anni combatte contro l’accezione negativa correlata a questo tipo di etichetta.
A cura di Stefania Rocco
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I suoi dischi sono tra i più venduti d’Italia e i suoi show in televisione raccolgono sempre milioni di telespettatori ma Gigi D’Alessio, artista campano, fa ancora fatica scrollarsi da dosso l’etichetta del neomelodico. È così che i suoi detrattori – tanti – cercano ogni giorni d’infastidirlo ma, consapevole dei suoi successi, D’Alessio prosegue a testa alta a macinare una vittoria dietro l’altra. Intervistato per Radio Club 91 nella trasmissione “I Radioattivi”, il compagno di Anna Tatangelo fa una dichiarazione destinata a far discutere e che fa riferimento proprio a quella classe musicale in virtù della quale si è spesso cercato di svilirlo:

Sono contro i neomelodici: non esistono. Dipendono dagli occhi di chi li guarda. Anche Ramazzotti e la Amoruso lo sono allora, in quanto nazionalpopolari. Come lo furono Modugno e Villa. Secondo me invece cosa sono? Sono cantanti italiani con la fortuna di essere nati a Napoli. Gli italiani stessi sono neomelodici: il termine in sé significa tutto e nulla, se n'è fatto un gran frullato. Per alcuni sono un gruppo di artisti da ghettizzare, per altri un artista rionale, un cantante di zona che non deve uscire da quella gabbia, per altri ancora è la nuova linea melodica della musica napoletana

Nessuna polemica, solo una precisazione quella di D’Alessio che aggiunge:

I miei dischi si vendono come le auto della Fiat ma sono decisamente meglio. E se cantassi il disco di un altro non se ne accorgerebbero.

Gigi D’Alessio: “Non andrò a Sanremo, nemmeno come ospite”

D’Alessio annuncia inoltre che non prenderà parte in alcun modo al prossimo Festival di Sanremo di Carlo Conti. Pur sdrammatizzando grazie alla battuta pronta che è tra i suoi punti di forza, lascia intendere il suo completo disinteresse nei confronti della più celebre tra le kermesse canore italiane:

Sanremo lo vedo da casa: non ci vado neppure come ospite. Ve lo direi se ci andassi, è una cosa bella mica un'appendicite.

L’ironia è ovviamente sottintesa.

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