Gianni Morandi sulla musica del figlio Pietro: “Non vuole i miei consigli, cambia discorso”
Gianni Morandi ha scoperto per caso che il figlio Pietro voleva una carriera musicale. Il popolare cantante bolognese sta per tornare in tv con "L'isola di Pietro" e in un'intervista QN ha parlato sia di Pietro che della figlia avuta con Laura Efrikian e morta poco dopo il parto dell'ex moglie: "Era il gennaio del 1967, ed eravamo alla finale di Canzonissima. Eravamo rimasti io e Claudio Villa, uno dei due avrebbe vinto. La notizia mi arrivò durante la notte. Fu una notte terribile. Io e Laura eravamo sposati da un anno e quella era la nostra primogenita. Ma morì poche ore dopo il parto per una grave crisi respiratoria. Fu tremendo, non sapevo che fare" ha spiegato al giornale.
Morandi non sapeva della musica del figlio
Ma al Quotidiano Nazionale, Morandi parla anche della nuova carriera del figlio, in arte Tredici Pietro, uscito con il suo primo Ep, "Assurdo", qualche mese fa, lanciato l'anno prima dal singolo "Pizza e fichi". Morandi, che ha sempre parlato di come il figlio lo abbia accompagnato alla scoperta di nuova musica, ha spiegato di non sapere che avesse delle canzoni pronte: "L’ho scoperto per caso. Vedevo che trafficava per conto suo, stava sempre da solo. Poi su internet ho visto l’annuncio: dal 15 giugno su tutte le piattaforme ‘Pizza e fichi’, il suo primo brano. Poi ne ha scritti altri trenta" ha detto, ammettendo di aver saputo da poco che il figlio partirà in tournée.
Tredici Pietro e la rivoluzione dei giovani
A Fanpage.it Pietro spiegò che il padre avrebbe anche voluto collaborare con lui, ma gli avrebbe ammazzato la carriera: "Lui non vuole commenti, non vuole che lo citi, figuriamoci se mi chiede qualche consiglio! Se cerco di parlarne cambia discorso." ha detto Gianni che ha anche ammesso che questa nuove generazione gli ricorda molto quello che avvenne coi cantautori quando lui era giovane: "Mi ricordano i cantautori venuti fuori dopo gli anni ‘60, Venditti, De Gregori, Branduardi, che hanno rivoluzionato la musica italiana, anche se c’erano sempre Baglioni e Battisti. Ecco, credo che ci troviamo di fronte a una svolta del genere".