Gianna Nannini incinta: anche la stampa europea ne parla
La notizia dell'estate, ovvero che Gianna Nannini è incinta, ha ormai fatto il giro non solo dei tabloid italiani ma anche di quelli europei, sbarcando ufficialmente sulla stampa e sui siti e forum di informazione di quasi tutto il vecchio continente.
D'altronde la Nannini non avrà di certo scritto un tormentone come Waka Waka di Shakira, ma il suo inno per i Mondiali di Calcio che si disputarono nel 1990 in Italia ha riscosso una certa popolarità a sua volta. E poi non dimentichiamo che una donna di cinquantaquattro anni incinta fa decisamente notizia, non solo in Italia ma forse ancor di più all'estero dove a cinquantaquattro anni solitamente si diventa nonna e non mamma.
Quello che risalta soprattutto all'estero, però, è il modo in cui l'Italia ancora una volta fa la solita figura del paese di provincia bigotto e retrogrado completamente opposta all'idea di Stato europeo civilizzato che dovrebbe dare. Alla Nannini, infatti, la stampa estera rimprovera non solo questo suo volersi nascondere dietro un dito facendo passare la gravidanza per naturale quando ovviamente non lo è, come ripetuto più volte anche dagli esperti, ma soprattutto il suo voler nascondere un'omosessualità più che evidente, dichiarata e poi smentita in diverse occasioni.
Insomma, quello della Nannini tra polemiche, presunto padre designer spuntato ad hoc a poche ore dallo scoop e il silenzio della star in questione, si è trasformato nel solito caso italiano: un caso fatto di una grande dose di ipocrisia e bigottismo da parte non tanto della popolazione quanto della diretta interessata che per anni ha cercato di porsi come modello di rottura degli schemi mentre ora in quegli schemi sembra starci più che a suo agio.