George Michael, il compagno nega i tweet sul suicidio: “Mi hanno piratato l’account”
Il compagno di George Michael Fadi Fawaz non era in casa del cantante la notte precedente al ritrovamento del corpo senza vita del cantante, ma si era addormentato in auto, come ha dichiarato ieri al tabloid inglese Mirror. Continuano le dichiarazioni e le smentite riguardo le ultime ore del cantante inglese il cui corpo è stato trovato senza vita a casa sua e la cui morte è stata dovuta a un arresto cardiaco. In attesa che l'autopsia possa dare maggiori informazioni sulle cause precise del suo decesso – visto che i primi risultati non hanno dato un riscontro definitivo -, continuano, quindi, a rincorrersi le voci su quello che è successo in quella casa e il principale attore protagonista di queste ore è proprio Fawaz dal cui account Twitter, adesso rimosso, sono partiti una serie di tweets che parlavano di possibile suicidio da parte dell'autore di "Careless Whisper".
"Mi sono addormentato nella mia auto e non lo vidi quella notte" ha detto l'uomo al tabloid inglese, dopo che nei giorni scorsi aveva dichiarato di aver passato il weekend col compagno, trovandolo senza vita nel giorno di Natale, quando avrebbero dovuto pranzare assieme. Oggi, invece, spiega che i due avevano passato la notte in maniera separata: "Non l'ho visto quella notte, la Polizia è a conoscenza di tutto e questo è l'importante".
L'uomo nega anche che sia stato lui a inviare i tweet apparsi ieri, che dicevano che George Michael si era ucciso: "Io e George Michael siamo stati insieme finché non l'ho trovato morto nel letto. L'unica cosa che George voleva era morire. Ha provato diverse volte a uccidersi e alla fine ci è riuscito. Ci amavamo molto e siamo stati insieme quasi 24 ore al giorno" e spiega che l'account è stato, molto probabilmente, piratato. "Sono scioccato per quello che è successo con Twitter – ha detto sempre al Mirror -. Il mio account è stato piratato e chiuso e questa cosa mi spaventa un po', a essere onesti. Non ho inviato quei tweet, mi sono svegliato alle 11.30 quando tutto era già uscito, ma non mi preoccupo di queste cose". Per adesso, continua, non ha idea di quello che può essere successo: "Tutto quello che dobbiamo fare è aspettare e tutto si chiarirà" ha spiegato, negando anche qualunque informazione sulla presunta dipendenza da eroina.