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Funerali Pino Daniele, in migliaia per l’ultimo saluto: “Se n’è andato il nostro Hendrix”

Si sono svolti al Santuario della Madonna Divino Amore, alle porte di Roma, i funerali di Pino Daniele. Migliaia le persone accorse e tra loro anche alcuni colleghi e amici tra cui Jovanotti, Mannoia, Senese, D’Angelo e Renga. Ad accompagnare il feretro la filodiffusione con le sue canzoni.
A cura di Francesco Raiola
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Si sono svolti i funerali di Pino Daniele presso il Santuario della Madonna Divino Amore, alle porte di Roma. Tantissimi i fan e i colleghi che hanno voluto dare il loro ultimo saluto al cantante partenopeo. Applausi, canti e la filodiffusione che dava la sua musica, col suo nome urlato a più riprese mentre la bara entrava e usciva dalla Chiesa, dentro la quale, per volontà dei familiari, non era permesso entrare con le videocamere. Un'ultima volontà tesa a mantenere un po' di riserbo su un personaggio amatissimo come Daniele. Ad accompagnare la bara, oltre ai familiari, un fiume di gente e alcuni tra i suoi amici e colleghi più stretti: c'erano Jovanotti e Fiorella Mannoia, ma anche Nino D'Angelo, Antonello Venditti, James Senese, Emma, Renato Zero, Francesco Renga, Tullio De Piscopo e i giovani rapper Clementino e Rocco Hunt.

"Se n'è andato il nostro Hendrix" ha detto fuori la Chiesa Clementino: "Era mio zio. Non lo conosco come Tullio De Piscopo o James Senese, ma in due anni di musica assieme si è rivelata una persona stupenda: umile, con i piedi per terra" ha continuato il cantante che assieme a Rocco Hunt rappresentava per Daniele la nuova generazione del neapolitan power. Anche il rapper salernitano ha voluto ricordarlo, partendo da quando, il mese scorso, Pino Daniele lo aveva voluto con sé sul palco del Palapartenope, ospite del suo tour che ripercorreva "Nero a metà", uno dei capolavori del cantante partenopeo. "Non faccio altro che domandarmi: ma si poteva salvare? Perché è andato a Roma?" – sono le parole del cantante Tony Esposito – "C'è chi dice – ha aggiunto – che la sua morte era designata perché Pino aveva dei problemi cardiaci seri, io dentro di me mi domando ancora se si poteva fare qualcosa di diverso e tempestivo. Magari mi sbaglio, ma questa idea mi tormenta e non tormenta solo me".

Un omaggio è arrivato anche da Nino D'Angelo, uno che del cantare Napoli se ne intende: "Lui impersonifica tutto ciò che è la musica a Napoli. Pino Daniele era molto avanti, noi dobbiamo ancora arrivare a quello che lui ci ha insegnato" ha detto l'autore de "Il ragazzo della curva B". Poche parole anche da parte della compagna Amanda Bonini, l'ultima persona ad averlo visto in vita: "E' stato un grande amore. La nostra storia d'amore è durata un paio d'anni".

Tantissima gente, dopo quella che si era accalcata fuori all'Ospedale Sant'Eugenio nelle ore in cui si era saputo della sua morte, e come quelle che si sono ritrovate in un flash mob a Piazza del Plebiscito martedì sera per ricordare una delle principali voci di Napoli di sempre. E altrettante, se non di più, saranno quelle che lo ricorderanno alle 19 presso la Basilica Reale San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito a Napoli.

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