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Freddie Mercury compie 70 anni, solo per oggi scordiamoci che non c’è più

Il 5 settembre del 1946 nasceva a Zanzibar la più grande icona della storia del rock. Poliedrico, stravagante, talentuoso e tanti altri aggettivi, per uno che, una volta morto, è diventato immediatamente immortale.
A cura di Andrea Parrella
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Freddie Mercury oggi compie 70 anni. La formula del tempo presente non è casuale, preferita al condizionale accompagnato dalla precisazione se oggi fosse ancora vivo. Oggi Freddie è ancora vivo perché è universale la certezza che sia stato lui l'artista capace di lasciare veramente il segno nella storia della musica rock (e non solo). La voce dei Queen è, indubbiamente, l'animale da palcoscenico indimenticabile e inconfondibile, senza pari, il poliedrico artista in grado di dare un nome e un'anima ad uno dei gruppi più celebri della storia del rock, una delle icone emblematiche dell'arte canora, viste le qualià che lo contraddistinguevano (ancora oggetto di studi scientifici piuttosto interessanti).

A rendere Freddie Mercury un grandissimo personaggio dell'epoca moderna è certamente l'infinita quantità di aneddoti a disposizione sul suo conto, le abitudini bizzarre e i gusti stravaganti, l'alone di mistero che in generale regola la reputazione di tutte le grandi icone. Insomma quei classici fatti al limite tra verità e finzione raccontati sul conto di qualcuno. Spese folli, manie d'acquisto compulsivo, un incredibile attaccamento all'idea di dover sempre stupire anche gli amici più fedeli, che accoglieva in casa sua con gli abiti più stravaganti e inaspettati. Se a tutto questo aggiungiamo le origini esotiche a Zanzibar, era nato il 5 settembre del 1946, prima del trasferimento a 18 anni in Inghilterra, questo completa il quadro, confuso ma meravigliosamente vario, dello spettro di esperienze che Freddie Mercury ha messo a disposizione dei Queen e della musica, del mondo.

Tutto il mistero che per anni ha caratterizzato la malattia che portò alla morte di Mercury è qualcosa che rischiò di allontanarlo dal pubblico. Come si sa, nel comunicato che l'artista rese noto un giorno prima di morire annunciando di essere malato di AIDS, Freddie Mercury affermò di non averlo voluto dire prima per non penalizzare le persone a lui vicine. Dopo quella morte così precoce, per il solito effetto che si verifica in casi di questo tipo, ci fu un'enorme reazione di affetto pubblica, ma nel caso di Freddie, al netto del dramma, non si trattò d'altro che di un grande regalo alla storia: da quel giorno il suo talento e la sua opera sarebbero diventati autenticamente immortali.

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