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Franco Califano chiede scusa: ‘Credevo che la Bacchelli fosse un’onorificenza’

“Mi scuso con gli operai e con i pensionati che vivono con poche centinaia di euro al mese” ha detto il Califfo che nei giorni scorsi ha ricevuto il Tapiro d’oro da Striscia La Notizia.
A cura di Biagio Chiariello
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Torna a parlare Franco Califano dopo la polemica che lo ha investito nei giorni scorsi in merito alla sua richiesta di aiuti economici allo Stato. Il Califfo – che nell'ultima puntata di Domenica 5 ha detto di non volere soldi ("Potrei anche smettere di lavorare oggi e campare altri 20 anni senza chiedere niente. Non ho mai detto ‘Ora sono povero'. Io sui soldi ci ho sempre sputato”) – è intervenuto nuovamente sulla questione della Legge Bacchelli (che prevede il pagamento di una pensione annuale fino a 24.000 euro a chi si sia distinto nel mondo della cultura , dell’arte e dello sport).

Pensavo che la legge Bacchelli fosse una specie di onorificenza e ho detto: ‘Va bene, mi potrebbe essere utile’, cedendo a un impulso del momento. Ma in realtà non voglio la pietà di nessuno e detesto solo l’idea di ammorbare gli altri con i miei guai” ha specificato al settimanale Oggi il cantautore 72enne che poi chiede scusa a tutti gli operai e i pensionati che sicuramente non avranno avuto parole tenere nei suoi confronti dopo aver saputo della sua pretesa di accedere alle risorse pubbliche. “Mi scuso con gli operai e con i pensionati che vivono con poche centinaia di euro al mese. In realtà la mia è una casa in affitto con un canone accessibile perché è fuori Roma. E non so per quanto ancora potrò permettermela”.
C'è da dire che il Governatore della Regione Lazio Renata Polverini si era detta disposta ad aiutare Califano, così come il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Sandro Bondi.

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