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Francesco Guccini: “Si va verso il regime. Movimento 5 stelle? Sembrano i Testimoni di Geova”

Intervistato su Radio Capital, il cantautore emiliano torna a parlare dell’attuale situazione politica, dicendosi preoccupato per la crisi economica e la deriva culturale. Se il rischio di “andare verso il regime” è concreto, Guccini fa anche un po’di ironia sui pentastellati: “Parlano come i testimoni di Geova, che vogliono convincerti che i dinosauri non sono esistiti”.
A cura di Valeria Morini
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A pochi giorni da quando manifestò preoccupazione nei confronti dell'attuale governo, Francesco Guccini torna a commentare l'attuale situazione politica, con un un po' di amarezza e di ironia. Il cantautore emiliano ha parlato su Radio Capital, intervistato da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto a ‘Circo Massimo': "Mi dà tristezza questo momento politico. Mi preoccupa l'andamento mercato, non per me ma per l'Italia. La recessione… Le cose non vanno bene e questo mi preoccupa. E anche la non lettura della gente e il crollo dei giornali, io sono per la carta". Malinconico quando pensa all'assuefazione alla tecnologia che distrae dal piacere del leggere ("Sono tutti attaccati al telefonino"), l'artista classe 1940 lancia una frecciatina ai grillini:

Il movimento 5 stelle è il nuovo? Sì perché certe spinte naturali ci sono, no perché mi sembra che ci sia una impreparazione generale. Molto spesso parlano come i testimoni di Geova, che vogliono convincerti che il mondo è stato creato e non si è evoluto e i dinosauri non sono esistiti. Per me le domande sono fondamentali, la fede cieca è roba da altri tempi.

Il rischio di regime, secondo il cantautore

Si stava meglio prima, dunque? Piuttosto "meno peggio", secondo Guccini, che non apprezza le inutili nostalgie, ma fa riferimento a un allarmante fatto recente: "Si stava meno peggio perché ad esempio a Bologna al liceo Copernico un gruppo di insegnanti, preside compreso, ha fatto un documento, una lettera per spiegare agli alunni il fenomeno dei migranti agli alunni, e mi sembra una cosa giustissima da fare. C'è stato subito un sollevamento di scudi, ad esempio dalla Borgonzoni (senatrice della Lega, ndr), hanno sollevato un putiferio. Ora, se si lede la libertà di insegnamento ci si va un pochino verso il regime. È pericolosa questa iniziativa dell'ispezione". Riguardo alle sue recenti critiche anti-governo ("Sento aria di Weimar"), il cantautore aggiunge:

Sì, non è uguale a Weimar, ma un'atmosfera, un certo sentore, un profumo del genere secondo me c'è. E questo episodio del liceo Copernico somiglia a un tentativo di regime: ti faccio star zitto, ti obbligo a star zitto. È incredibile come la memoria sia così corta negli italiani, ci si dimentica che noi, tanta gente è andata a guadagnarsi il pane all'estero. Oggi si dimentica di questo, si bada a quel poco che si ha e si ha paura del diverso.

Problemi per Guccini dopo la caduta

Infine, il cantautore parla del recente infortunio, la caduta che a ottobre gli diede problemi alla spalla e che lo costrinse ad annullare un dibattito a Bologna. Ora sta "un po' meglio" ma, confessa, è costretto a usare un sostegno per camminare: "Un tetrapode, un bastone fatto a punte che sembra una cosa di fantascienza… L'invasione dei tetrapodi".

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