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Francesco Guccini: “Matteo Salvini? Non è più ministro ma è sempre aggressivo in tv”

Francesco Guccini, ospite della trasmissione radiofonica “Circo Massimo” su Radio Capital, parla della situazione attuale del nostro Paese: “Da un certo punto di vista il clima sta migliorando, qualcosa è cambiato, ma ci sono ancora odio e sospetto. Salvini non è più ministro, ma è sempre in tv con i suoi toni aggressivi”.
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"È cambiato l'atteggiamento della gente, non so se dare la colpa a Salvini o a chi altri. Questo continuo populismo sbandierato c'è ancora". Parola di Francesco Guccini a "Circo Massimo", il programma condotto da Massimo Giannini su Radio Capital. Soltanto pochi mesi fa, il cantautore esprime con preoccupazione il suoi sentimenti: "Sento aria di Weimar in Italia" disse a un incontro con l'Università Normale di Pisa. Oggi sente che quel "populismo" esasperante c'è ancora.

Le parole di Francesco Guccini

Tra le cose che sono cambiate rispetto allo scorso febbraio, il fatto che il governo giallo-verde è ormai archiviato e che Matteo Salvini non è più il Ministro dell'Interno: "Ma è sempre in tv", obietta il cantautore de "La Locomotiva".

Da un certo punto di vista il clima sta migliorando, qualcosa è cambiato, ma ci sono ancora odio e sospetto. Ma il populismo continuamente sbandierato c'è ancora. Salvini è comunque in tv dalla mattina alla sera. Fa notizia, dice queste frasi apodittiche, ha sempre questo tono aggressivo.

Il nuovo libro di Francesco Guccini

Francesco Guccini è in libreria con "Tralummescuro – Ballata per un paese al tramonto". Con Massimo Giannini parla anche di cattolicesimo, lui che è ancora un agnostico fermamente convinto:

Sono agnostico, non molto religioso, ma in certe canzoni esprimo sentimenti e modi di pensare che sono piaciuti ad esempio a Matteo Zuppi" (l'arcivescovo di Bologna che fra due giorni diventerà cardinale, ndr). Però non mi sto convertendo.

L'intervista a Fanpage.it

In una intervista a Fanpage.it, realizzata da Francesco Raiola nella sua casa a Pàvana, parlava così della morte: "In teoria non la temo, in pratica boh, è lì il discorso, da giovani non ci si pensa, ci si ritiene immortali e arrivati a una certa età ci su accorge con grande tristezza che almeno la metà dei tuoi amici non ci sono più e questo da un lato è drammatico e poi però ti rallegri e ti dici ‘Beh, insomma, io sono ancora qua tutto sommato". 

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