Facchinetti: “La disperazione della gente non va strumentalizzata”
Il cantante e conduttore Francesco Facchinetti via Facebook non risparmia critiche al Festival di Sanremo 2014 che ieri sera ha totalizzato oltre 10 milioni di spettatori. "Mia cara Rai, fai come fanno in tutto il mondo, manda la pubblicità e risolvi a telecamere spente. Io, noi, tutti, non dobbiamo e non vogliamo assistere a queste cose" ha scritto in un primo momento riferendosi alla scena dei due lavoratori che hanno minacciato di buttarsi giù in diretta tv. Le telecamere Rai, infatti, sono state puntate verso i due uomini in preda alla disperazione mentre Fazio cercava di placare gli animi e di evitare il peggio (un déjà vu che ricorda il Festival di Sanremo 1995 quando al posto di Fazio c'era Pippo Baudo). Una scena che a Facchinetti non è piaciuta affatto:
La disperazione della gente non va strumentalizzata. Indugiare con le telecamere su due che si stanno buttando non è giusto. Se crediamo che far vedere quello che abbiamo visto serva a qualcosa sbagliamo tutti. Il programma è andato avanti come se niente fosse, non è cambiato nulla. Nessuno ha il coraggio di fare cose che possano veramente cambiare qualcosa e quindi assistiamo inermi a tutto. Parliamo, giudichiamo e sentenziamo senza avere il coraggio di fare la rivoluzione. Nessuno dei cantanti si è rifiutato di cantare dopo questa cosa per sostenere la causa dei due che si volevano buttare giù […]
Sonore le risposte dei suoi fans che gli hanno chiesto a gran voce: "Tu avresti cantato se fossi stato lì?", "Se ti avessero proposto Sanremo, volevo vedere se avresti detto di no, è facile giudicare..", "Tu quando verrai in piazza con gli operai a fare la rivoluzione?" e ancora "Se tu eri un cantante lì al Festival, ti saresti rifiutato di cantare? Dubito".