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Festival di Sanremo 2010, intervista a Irene Fornaciari

La figlia d’arte, Irene Fornaciari, presenta al Festival di Sanremo la sua canzone Il mondo piange accompagnata da un gruppo di eccezione: i Nomadi.
A cura di Fanpage Admin
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La figlia d’arte, Irene Fornaciari, presenta al Festival di Sanremo la sua canzone  Il mondo piange accompagnata dai Nomadi. Il pezzo è molto apprezzato dalla critica, non solo per il prezioso accompagnamento ma soprattutto per le capacità artistiche. Si racconta con sincerità, confessa di seguire i talent-show e si sbilancia sui suoi preferiti in gara.


Quanto è importante la gavetta nel mondo della musica?

E’ molto importante, perché affrontare poi i palcoscenici e tante serate c’è bisogno di una grande forza psichica e fisica quindi la gavetta è fondamentale.

Dei talent-show cosa ci dici? Tra Amici e X-Factor?

Li guardo tutti e due e dico solo che non mi piace quando si litiga troppo. Bisognerebbe dare più spazio alle esibizioni e litigare un po’ meno.

Che consigli hai ricevuto dai Nomadi che ti accompagnano per questo Festival? Ci sarà una tournée?

Beppe Carletti non ha voluto fare troppo il padre. Dice che basta il mio a consigliarmi! I Nomadi sono in tour tutto l’anno, non so se io riesco a reggere i loro ritmi veramente impegnativi! Ma qualcosa insieme si farà!

Il singolo che presenti a Sanremo e  un altro inedito faranno parte di una tua antologia. Cosa significa? Metti qui un punto sulla carriera e riparti con altro?

Assolutamente no!  Questo è un disco dove sono presenti i pezzi che mi rappresentano di più dei miei primi due album. Ci sono due inediti, uno dei quali è con la collaborazione di Mousse T , che mi raggiungerà qui a Sanremo venerdì ed è per me un pezzo molto fresco ed estivo. Quindi è un continuo del mio lavoro. Poi andrò avanti!

Com’è nata la collaborazione con Mousse-T?

 E’ nata con un provino che mi è stato mandato da lui. Io ho cantato sopra al provino. Ho una cabina insonorizzata a casa mia dove canto e mi sfogo! L’ho convinto con la mia interpretazione ed ha accettato di farmi questo regalo. Poi sono andata ad Hannover, dove ha il suo studio. E’ stata una bellissima esperienza anche perché ho cantato in inglese una canzone soul. In italiano si fa sempre un po’ fatica a trovare le parole che suonano! Come tutti i grandi Mousse T è una persona semplice.

Nella tua canzone parli d’amore. L’amore aiuta a migliorare la vita?

Io sto vivendo un grande amore e sono in un momento di grazia e anche se nell’inciso della canzone mi chiedo “vorrei sapere perché il mondo piange” in realtà la risposta è in tutta la canzone. Il mondo, secondo me, piange perché c’è troppo poco amore. Sembrerebbe una frase banale ma a forza di dire che sono frasi banali si finisce per non dargli il giusto peso.

Infine, quali canzoni preferisci del Festival di quest’anno?

Ho sentito poco tutte le canzoni. Posso dire che mi piacciono moltissimo Malika Ayane e Noemi.

Ilaria Berlingeri

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