Fedez, polemica sul Concertone: “Avrei voluto essere lì, ma il mio invito si è perso”
Fedez non ha voluto mancare l'appuntamento col Primo Maggio di Roma, ironizzando sulla sua mancanza dopo i fatti dello scorso anno. Oggi è il Primo Maggio, festa dei lavoratori e per quanto riguarda la musica in senso di spettacolo, giorno del concertone di Piazza San Giovanni a Roma. Un concerto organizzato dalle tre principali sigle sindacali del Paese, CGIL, CISL e UIL, con iCompany. Un momento importante in cui la musica si ferma ancora una volta per ricordare l'importanza dei diritti dei lavoratori e per vedere sul palco il panorama multiforme della musica italiana. Artisti più o meno noti, giovani di belle speranze e artisti già affermati, chi ci sale da anni e chi si ritrova su quel palco per la prima volta.
Lo scorso anno al concertone successe un putiferio che da musicale e organizzativo divenne politico e vide proprio Fedez al centro della discussione. E quest'anno il rapper milanese ha deciso comunque di celebrare l'anniversario del suo discorso sul palco ironizzando sul mancato invito. Il rapper, che in questi giorni si trova a New York, infatti, ha pubblicato una storia in cui augurava "Buon Primo Maggio e buon Concertone a tutti", prima di chiudere scrivendo: "Avrei voluto essere lì ma credo che il mio invito si sia perso".
Nella storia successiva, poi, Fedez ha pubblicato le famose immagini di lui che parla al telefono con la Rai e gli organizzatori del Cocnertone, ma doppiato dalla telefonata del "vaffa" di Aldo in Tre uomini e una gamba. Lo scorso anno quello di Fedez era uno dei nomi di punta della line up: il rapper, però, dopo aver denunciato un tentativo di censura da parte della Rai e degli organizzatori – di cui avrebbe pubblicato audio e video della telefonata – sarebbe salito sul palco con un monologo che prendeva di mira alcuni esponenti della Lega e agli oppositori del DDL Zan. Una serata che portò a uno scontro, l'ennesimo, col leader della lega salvini a cui fedez rispose pubblicamente: "Io vado al concertone a gratis e pago i miei musicisti che non lavorano da un anno e sul palco vorrei esprimermi da uovo libero senza che gli artisti debbano inviare i loro discorsi per approvazione preventiva da voi politici. Il suo partito ci è costato 49 milioni di euro".