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Fedez passa alle vie legali con il Codacons: “Li citerò per stalking giudiziario”

Continua la battaglia di Fedez e il Codacons. L’associazione a tutela dei consumatori ha denunciato il rapper milanese, chiedendo che i fondi raccolti per il progetto Scena Unita vengano sequestrati. Il cantante, quindi, stanco di essere perseguitato ha dichiarato che passerà alle vie legali, citandoli per stalking giudiziario.
A cura di Ilaria Costabile
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Continua la querelle tra Fedez e il Codacons che, ancora una volta, si scaglia con il rapper milanese contestando la raccolta fondi per "Scena Unita" il progetto ideato dal cantante per aiutare i lavoratori del mondo dello spettacolo fermi da più di un anno a causa della pandemia. Stanco del dover dimostrare la trasparenza delle sue azioni e convinto del fatto che siano accuse rivoltegli più per antipatia che per reali motivazioni- "Persone oggi perderanno del tempo perché al Codacons non sta simpatico Fedez"- , ha deciso di passare alle vie legali, citando l'associazione per stalking giudiziario.

La rabbia di Fedez contro il Codacons e le Istituzioni

Quasi non si contano più le volte in cui il Codacons, l'associazione che si occupa della tutela dei consumatori, abbia avuto da ridire sulle azioni benefiche di Fedez e anche di sua moglie Chiara Ferragni. Tante sono le battaglie ormai aperte, ma a quelle maturate anche durante la pandemia, se ne aggiunge un'altra per cui il fondo "Scena Unita" non è da considerasi lecito, per cui i soldi raccolti andrebbero sequestrati. Infuriato, il rapper, dopo la notizia dell'ennesima denuncia da parte dell'associazione, ha continuato nelle sue stories ad informare i fan sull'accaduto, dichiarando: "Se il Codacons si permette di fare la voce grossa è perché ci sono delle istituzioni pubbliche che glielo permettono, non è possibile questo in un Paese serio, se siamo un Paese serio è tutto da vedere". 

La decisione di passare alle vie legali

La risposta del Codacons è arrivata immediata e, come sempre, allude alla tutela dei donatori. Ma il rapper milanese aggiunge: "Invia un esposto penale a me che personalmente ho donato 100mila euro al fondo scena unita" e continua sottolineando il fatto che pur avendo iniziato a lavorare per nuovi progetti di beneficenza, l'unico pensiero che lo tormenta è il fatto che possa essere nuovamente ‘infastidito' da questioni legali di questo genere e ha aggiunto: "In questi anni ho sempre cercato di esorcizzare le cause fatte dal Codacons con un po' di sana ironia. Ora mi rendo conto che la situazione sta diventando sempre più insostenibile. Passare giornate intere a telefono con gli avvocati, significa togliere tempo ai miei figli, alla mia famiglia. Questa cosa mi consuma". Arrivando a quella che ritiene essere l'unica conclusione possibile: "L'unica strada che ho è quella di citare il Codacons per stalking giudiziario. Ora basta". 

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