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Fedez furioso col Codacons per l’ennesima denuncia: “Fate schifo, smettetela di perseguitarmi”

“Fate schifo, sono stufo di essere perseguitato da voi, vergognatevi!”. È un Fedez infuriato quello che in alcune storie parla dell’ennesima denuncia del Codacons contro di lui. Una storia che va avanti da anni, ormai, ma questa volta ha fatto infuriare il rapper, visto che è stato chiesto il sequestro dei fondi di Scena Unita.
A cura di Redazione Music
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"Fate schifo, sono stufo di essere perseguitato da voi, vergognatevi!". È un Fedez infuriato quello che in alcune storie parla dell'ennesima denuncia del Codacons contro di lui. Una storia, quella tra di loro, che va avanti da anni, ormai, e che di volta in volta si racconta come tragicomica. Solitamente il rapper ci scherza sopra, ma questa volta era decisamente arrabbiato, come spiega lui stesso. Sono una trentina, spiega, le denunce arrivategli da parte dell'Associazione, che questa volta chiede il sequestro dei soldi ottenuti per i Lavoratori dello Spettacolo.

L'ira di Fedez

"Io ne ho pieni i coglioni, questa è l'ennesima raccomandata del Codacons dove riescono a paragonare la nostra raccolta fondi con cui abbiamo raccolto oltre 5 milioni di euro per i lavoratori dello spettacolo alla raccolta fondi di Malika, con cui si è comprata la Mercedes e richiedono di procedere all'immediato sequestro. Fate schifo, sono stufo di essere perseguitato da voi. È incredibile che nessuno faccia niente per controllare voi che so quello che fate e so come lo fate che nessuno intervenga, sono stufo di essere perseguitato da voi pure quando le persone fanno del bene. Vergognatevi, dovete vergognarvi!".

Le denunce del Codacons a Fedez

In passato il Codacons più e più volte ha denunciato il rapper, per i motivi più svariati, l'ultima, se non abbiamo perso il conto, è per il product placement nel video di "Mille". A pochi giorni di distanza, però, è arrivata una nuova notifica che questa volta colpisce un progetto in cui Fedez si è impegnato assieme a tanti altri artisti, ovvero il progetto Scena Unita con cui, nei mesi scorsi, ha raccolto oltre cinque milioni di euro per aiutare i lavoratori dello Spettacolo in difficoltà a causa del settore fermo per il Covid.

Le controaccuse del cantante

Nei mesi scorsi Fedez aveva già accusato il Codacons di aver fatto una comunicazione ambigua durante il lockdown, chiedendo fondi per il Covid che poi sarebbero finiti nelle casse dell'Associazione che rispose spiegando che anche loro pagavano le conseguenze economiche della pandemia. "Io cerco sempre di farmi una risata però si è arrivati a un punto dove è veramente insostenibile questa cosa: io ricordo che il Codacons durante l'emergenza Covid, durante il primo lockdown, chiedeva i soldi alle persone con un banner con scritto: ‘Donate per l'emergenza Coronavirus' quando i soldi andavano direttamente a loro che con l'emergenza sanitaria nulla avevano a che fare. E questi hanno il coraggio di venire a rompere i coglioni dove degli artisti hanno raccolto milioni di euro per aiutare i lavoratori dello spettacolo e paragonarla alla raccolta fondi di una ragazzina che si è comprata una Mercedes? Ma come cazzo è possibile che in questo paese sia possibile tutto questo. Io c'ho almeno una trentina di denunce, devo andare in tribunale per trenta volte con questi stronzi che intasano i pubblici uffici. Mi sono rotto il cazzo, non è possibile".

La replica del Codacons

Il Codacons ha emesso una nota stampa in cui replica a Fedez, accusandolo di non aver compreso la nota: "Evidentemente Fedez non ha letto la nostra istanza, e se l’ha letta non l’ha capita, dimostrando leggerezza e superficialità – scrive il Codacons – L’atto presentato dalla nostra associazione e a cui il rapper fa riferimento è finalizzato proprio a tutelare le raccolte fondi come quella avviata da Fedez, e a garantire trasparenza e correttezza ai donatori circa la destinazione e l’utilizzo dei soldi raccolti".

A questo proposito l'associazione annuncia una nuova querela per diffamazione: "Entrando poi nel merito delle accuse mosse dal rapper verso la nostra associazione, gli insulti, l’arroganza, le menzogne contenute nel suo video e la violenza dimostrata nei nostri confronti varranno a Fedez una nuova querela per diffamazione, che il rapper si sarebbe potuto evitare se solo avesse letto (e compreso) l’atto che gli è stato notificato".

Edit: l'articolo è stato aggiornato con il paragrafo sulla risposta del Codacons

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