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Fedez parla del tumore: “Rivolgetevi ai medici, non cercate su Google, autoflaggellandovi”

Fedez ha ripercorso il suo percorso attraverso la malattia, raccontando del tumore in un incontro pubblico.
A cura di Redazione Music
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Fedez è tornato a parlare della sua malattia durante l'evento del Corriere della Sera "Tempo della Salute" dove ne ha discusso con Massimo Falconi, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia del pancreas e dei trapianti all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, nonché il medico che l'ha curato e che, come ha detto in un intervento sui social, gli ha salvato la vita. Il cantante non ha mai fatto mistero della malattia, anzi, l'ha usata per parlarne e cercare di abbattere lo stigma che talvolta c'è attorno a essa e lo ha ribadito ancora una volta: "Ho deciso di parlare sui social della mia malattia in parte perché sentivo la necessità di condividere quello che mi stava accadendo, in parte anche per aiutare chi sta vivendo o dovrà vivere la mia stessa esperienza. Quando ho avuto la diagnosi ho cercato su internet e ho trovato poche informazioni. Il tumore neuroendocrino del pancreas è molto raro ed era quello di Steve Jobs, notizia non rassicurante".

Fedez ha spiegato di essersi esposto pur sapendo di prestare il fianco alle critiche: "Ero consapevole che avrei ricevuto anche critiche, come quelle, puntualmente arrivate, sul mio affrontare esami e cure da “privilegiato”, ma volevo aiutare gli altri". Fedez annunciò con una serie di storie su Instagram di avere un problema di salute: "Purtroppo mi è stato trovato un problema di salute ma per fortuna è stato trovato in tempo il che comporta un percorso importante che dovrò fare e che mi sento anche di raccontare. Non ora, non in questo momento in cui ho bisogno di stringermi alla mia famiglia" aveva detto Fedez, prima di chiarire: "Settimana scorsa ho scoperto di avere un raro tumore neuroendocrino del pancreas. Uno di quelli che se non li prendi per tempo non è un simpatico convivente da avere all’interno del proprio corpo".

Il cantante ha anche detto che per lui la malattia non è mai stata un tabù, anche perché c'erano già stati dei casi in famiglia, anche se ciò non toglie che la diagnosi provochi paura e ansia: "l’aiuto più grande è arrivato dalla mia famiglia e dagli amici. L’appoggio che può arrivare se parli è uno dei motivi per cui non bisogna nascondersi". Il chirurgo, poi, ha dato un po' di numeri sui casi in Italia e lo stesso Fedez ha sottolineato l'importanza della prevenzione ("Sono ipocondriaco: l’ho scoperto per caso con un check up, questo è stato il mio vero grande privilegio") ma soprattutto il messaggio del cantante e del dottore è quello di parlare con gli specialisti: "Non cercare su Google come ho fatto io una notte intera, autoflagellandomi".

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