Fedez: “Mai comprato visite su Youtube. Sono diventato famoso grazie ad Amici”
Il rapper dei record Fedez si è confessato su Max – in edicola dal 6 Giugno – per parlare della sua popolarità. Ieri sera è stato ospite al Wind Music Awards su Rai 1 e anche al programma di Italia 1 Le Iene nel quale si è sottoposto ad un'interessante intervista senza peli sulla lingua. Da mesi in testa alle classifiche con il suo ultimo album Sig. Brainwash (qui la premiazione al WMA 2013), il rapper che è nato sul web sta giovando sicuramente di un periodo assai florido per il suo genere musicale: ne è un esempio la vittoria ad Amici 2013 di Moreno Donadoni che da ex parrucchiere è diventato un vero e proprio fenomeno, amatissimo dai suoi fan ma anche dagli addetti ai lavori, giornalisti compresi. A Max ha confessato che su dieci che gli fanno i complimenti, ce n'è sempre uno che lo ferma per insultarlo pesantemente: tra l'altro da adolescente, quando ancora frequentava la scuola, era sempre quello che veniva preso in giro da tutti, che tornava a casa addirittura senza scarpe. E adesso è uno dei personaggi del momento, una vera e propria star con la quale tutti vorrebbero duettare. Ma Fedez riesce pure a scherzare su se stesso:
Se fossi alto e robusto forse non mi fermerebbero per darmi del coglione. E invece sono basso, ho i piedi a papera e la faccia da pirla.
Nessun acquisto di visite su Youtube, giura lui a Max. Il giorno dopo la pubblicazione dei Jet Set c'erano già migliaia di visualizzazioni, molte delle quali venivano dal Kazakistan e Afghanistan. Fedez subito in quell'occasione si è recato dai suoi collaboratori per chiedere se le visite le avevano comprate e invece c'era stato solo un bug di YouTube. E tra l'altro, come ha sbottato lui stesso a Max:
Chi ce li ha i soldi per comprare così tante visite?
La sua popolarità la deve ad Amici, perchè non "è vero che è diventato famoso su Youtube", tutto è cambiato da quando è stato ospitato da Maria De Filippi: adesso anche le signore lo fermano per strada. Lo fa imbestialire invece la leggenda metropolitana secondo la quale fosse un figlio di papà: in realtà i suoi genitori gestivano un piccolo bar nell'hinterland milanese ma, questo è giusto precisarlo, non gli hanno mai fatto mancare nulla. Ancora oggi qualcuno non lo riconosce: infatti quando non lo hanno fatto entrare nel backstage del concerto dei Blink 182, non ha fatto certamente insistito.