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Fedez e Pillon, nuove scintille su Twitter: “Senatore, anche oggi lo stipendio lo porti a casa”

Dopo gli attacchi di Fedez nei confronti del più grande critico nei confronti della legge Zan contro l’omotransfobia e la misoginia, il senatore è tornato a provocare il cantautore che ha ribadito il suo pensiero sui social: “Mi sento libero di esprimere il mio pensiero da libero cittadino, ostacolare una legge non è democrazia”.
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Nuove scintille tra il senatore Simone Pillon e il cantante Fedez. Dopo gli attacchi di parte del mondo musicale nei confronti del più grande critico nei confronti della legge Zan contro l'omotransfobia e la misoginia, il senatore è tornato a provocare rilanciando una storia di poche ore fa in cui Fedez promette ai suoi follower di riassumere la giornata politica di ieri con l'ennesimo rinvio per la discussione della legge (qui le parole della deputata del Pd Laura Boldrini a Fanpage.it).

Il botta e risposta tra Fedez e Pillon

"Domani vi spiego bene cos'è successo con il DDL ZAN. Tragicomico onestamente ma voglio spiegarvelo bene" ha scritto Fedez in una stories su Instagram pubblicata questa mattina. Il Senatore ha provocato su Twitter: "Fortunaz che oggi Fedez ci spiegaz cosa è successoz ieriz in commissionez". La risposta dell'artista non ha tardato ad arrivare.

Com'era quella cosa su Elodie e il rispetto? Argomentazioni da vero senatore comunque. E anche oggi lo stipendio ce lo siamo portati a casa con il sudore di un tweet eh caro Pillon.

Che cosa ha detto Fedez

Più tardi Fedez ha spiegato nelle sue stories il suo pensiero, riassumendo la giornata politica di ieri in cui c'è stato l'ennesimo rinvio:

Mi sento libero di esprimere in maniera civile ed educata il mio pensiero nel merito, senza essere insultato da un senatore. La commissione si è riunita e dopo sei mesi di ostacoli di un disegno di legge, ha deciso di non decidere aggrappandosi a un cavillo tecnico che per sei mesi non ha visto. Guarda un po'. Quindi la palla adesso passa all'onorevole Casellati che dovrà decidere lei. Posso esprimere un mio pensiero? Firmare in trecento mila una petizione per chiedere la calendarizzazione in qualche modo è servito, perché Ostellari della Lega ha fatto una scelta non coraggiosa decidendo di non decidere. Non è tanto il ddl Zan, ma il tema è un altro. C'è un disegno di legge che è stato votato in Camera ed è stato approvato e il Senato deve trovarlo. Un singolo sta decidendo di rimandare trovando continue scusanti. Non funziona così, secondo me.

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