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Fedez contro il Vaticano per il DDL Zan: “Perché i preti pedofili non vengono processati?”

Dopo la notizia di poche ore fa, sullo schieramento da parte del Vaticano contro il DDL Zan, che vieterebbe il concordato tra lo Stato italiano e quello vaticano, uno dei primi ad alzare la voce è Fedez, che nelle sue storie Instagram si scaglia contro il sistema clericale.
A cura di Vincenzo Nasto
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Dopo la notizia di poche ore fa, sullo schieramento da parte del Vaticano contro il DDL Zan, che vieterebbe il concordato tra lo Stato italiano e quello vaticano, uno dei primi ad alzare la voce è Fedez, che nelle sue storie Instagram si scaglia contro il sistema clericale, accusandolo di minacciare lo Stato italiano senza alcun diritto. Le parole di Fedez sono dure e attaccano il Vaticano in tre punti centrali: la laicità dello stato Italiano, il patrimonio immobiliare del sistema clericale e le notizie sulle accuse di pedofilia indirizzate negli scorsi anni ad alcuni magistrati della Chiesa, che non hanno ricevuto un giudizio dalla giustizia italiana.

Le accuse sul patrimonio immobiliare

Sono passate solo poche ore dalle affermazioni del Vaticano sul DDL Zan, che arrivano dirette, come sempre, su Instagram le parole di Fedez, che questa volta si scaglia contro lo stato Vaticano con tutta la sua forza, in alcune storie sul suo profilo. A muoversi per il Vaticano era stato monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. Nel documento presentato, la Santa Sede aveva affermato che i contenuti attuali della proposta legislativa in esame presso il Senato riducono la libertà garantita alla Chiesa Cattolica dall’articolo 2, commi 1 e 3 dell’accordo di revisione del Concordato. Fedez non è andato per il sottile: "Se non avete letto l'ultima di oggi, ve la riassumo io. Il Vaticano ha detto all'Italia, che se convalidate il DDL Zan, state violando il concordato tra Vaticano e Italia. Ma chi c…o ha concordato il concordato? Ma non avevamo concordato amici del Vaticano, che ci davate delle tasse arretrate sugli immobili? Stimati dall'Unione Europea in cinque miliardi? Magari dateci quei soldi che facciamo ripartire il paese, e poi venite a rompere le palle sulle leggi italiane. No?

Le accuse sulla pedofilia

Fedez ha continuato, ribadendo la laicità dello stato italiano: "E comunque, piccolo spoiler, amici del Vaticano: siamo uno stato laico, anche se è difficile sentirvelo dire, ma lo siamo". Ma l'accusa più grande del cantante milanese riguarda la pedofilia, un tasto dolente nella narrazione del Vaticano, su cui Fedez sembra non aver remore, sparando a zero sulla chiesa: "Fatemi capire, voi potete metter il becco sulle leggi italiane, ma quando in Italia viene sgamato uno di quei preti pedofilini, mi spiegate perché non viene processato dalla giustizia italiana?". Fedez termina le sue storie Instagram: "Spero che l'Italia colga l'occasione di far fare il suo corso alla democrazia, facendo votare il DDL Zan, ma soprattutto prendendo l'occasione per rivedere il concordato e rivendicare la laicità dello stato".

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