Fedez contro alcuni gruppi religiosi: “Hanno approfittato del mio tumore per avvicinarmi”
Dopo il successo del LoveMi, la riappacificazione con J-Ax e Salmo, Fedez è tornato a parlare in una dirette nelle ultime ore della malattia che lo ha colpito, un tumore al pancreas che gli è stato rimosso attraverso un'operazione. Nella diretta, Fedez ha risposto alle domande dei fan, che hanno cercato di comprendere anche cosa passasse in quel momento nella testa del cantante. Tra le varie domande, una ha ricevuto un commento particolarmente lungo e articolato da Fedez, in merito alla religione, ma soprattutto ai gruppi religiosi che hanno cercato di avvicinarsi a lui, quando son venute fuori le notizie sul tumore: "Non avete idea di quante lettere dei testimoni di Geova e di altri gruppi religiosi mi sono arrivate. Mi inviavano i coupon perché sapevano che avevo un tumore".
Un atteggiamento che Fedez ha ritenuto "odioso" e che ricalca la narrazione del suo rapporto con la religione, anche in passato al centro di discussioni mediatiche e social: dalla scelta di non voler battezzare i suoi figli, all'attacco diretto alla chiesa, passando anche per brani come "Cardinal Chic". Nella diretta Fedez ha aggiunto il suo fastidio anche per l'aspetto pratico della comunicazione scelta da questi gruppi religiosi, che piuttosto che una lettera scritta a mano, hanno scelto di inviargli coupon: "Quando mi chiedete perché non mi sono avvicinato a Dio è perché Dio ha tentato di avvicinarsi a me con dei coupon promozionali perché i suoi testimonial sapevano che avevo un tumore".
Una rabbia improvvisa che ha preso e lanciato Fedez in un monologo finale, sottolineando il numero di coupon ricevuti, tra i 20 e i 30, ma soprattutto dà la possibilità al rapper di definire "disgustosa" una scelta del genere da parte di questi gruppi religiosi: "Approfittarsi di un momento di debolezza, nemmeno con una lettera scritta a mano, ma con un coupon. Come a dire: ‘Fai parte del nostro gruppo religioso'". Una lettura da parte di Fedez che va a sottolineare l'aspetto mediatico della sua malattia, e quanto abbia innervosito il rapper questo avvicinamento proprio in uno dei momenti più delicati della sua vita. A chiudere la contesa e il discorso sul rapporto con Dio e i gruppi religiosi che lo sostengono, un messaggio chiaro e deciso: "Vaffanculo, và".