Fazio e Littizzetto sul flop di Sanremo: “Colpa nostra non rinnovare”
Fabio Fazio ha risposto alle domande dei giornalisti in occasione dell'ultima conferenza stampa dell'edizione del festival appena conclusasi con la vittoria di Arisa. Già tornato a Milano ed in collegamento telefonico perché impegnato nella realizzazione della puntata di Che Tempo Che Fa, fazio ha dovuto necessariamente commentare i dati d'ascolto in calo rispetto alla scorsa edizione e l'impressione dell'andamento compassato e meno energico rispetto a quello riscontrato l'anno scorso. Fazio centra il punto, ma prima rivendica le sue scelte artistiche e quelle di un cast di ospiti rischioso perché "si è evitato di chiamare boy band al solo scopo di avere un riscontro di pubblico". Ma il conduttore non si tira indietro rispetto all'autocritica, in particolare in riferimento alla questione della ripetitività degli schemi, cosa che il pubblico e la stampa ha molto contestato a questa 64esima edizione del festival:
Quando si fa la seconda volta una cosa non capita spesso che gli esiti non siano gli stessi. Un errore è stato ripartire da dov'ero rimasto, anziché azzerare tutto. La responsabilità potrebbe essere attribuita a questo aspetto, ma credo anche che ci sia una frammentazione estrema degli ascolti. Credo che col tempo dovremo riabituarci ad un diverso esito delle cose proprio a causa di questo motivo.
A sottolineare questo aspetto Luciana Littizzetto, che dopo aver risposto alla supposizione rilanciata questa mattina da Libero in merito ad una sua presunta volontà di abbandonare il sodalizio con Fazio, conferma quanto detto da Fazio con una metafora: "Come quando tu ti fidanzi con uno e la prima volta è fighissimo. Poi passa un anno e ciò che tu credevi fossero pregi diventano difetti. Come diceva Fabio non abbiamo cambiato molto, perché l'anno scorso determinate cose piacevano. Ma quest'anno sono divenuti difetti. Forse una cosa che potevamo fare era rinnovare la formula, cosa che non abbiamo fatto".
Come da prassi si è proceduto a chiedere a Leone cosa ne sarà dell'edizione dell'anno prossimo, a chi sarà affidata e se ci sarà eventualmente un Fazio tris. In maniera consuetudinaria il direttore di Rai1 non ha potuto che rispondere: "La prima cosa che farò per l'anno prossimo è consultare Fabio, al quale ho già chiesto di pensarci su. Se avrà voglia di presentare un progetto sarò felicissimo di prenderlo in considerazione, sapendo che parto chiaramente da lui". Dopodiché la palla è passata a Fazio, sempre in collegamento telefonico, che ha continuato a chiarire in modo più informale quanto fatto sopra, con una frase che lascia presagire difficilmente ci sarà una terza edizione del Festival:
Mi prendo un tempo per riflettere, perché io come ho detto in questi giorni, n e farei dieci di seguito. Lo dico laicamente, io chiedo che l'anno scorso fossimo più simpatici, che ci fosse più empatia con il pubblico, anche perché da noi non ci si aspettava nulla. Quest'anno non lo eravamo più e quindi mancava l'effetto sorpresa. Sarebbe ingenuo però non riconoscere altri due aspetti: il primo è la qualità delle cose che abbiamo fatto, da quella musicale degli ospiti. Io mi ricordo negli anni '90 quando venivano i Take that e cosa accadeva. Ovvio che tutti avremmo voluto gli U2 e Paul McCartney, ma costerebbero e tutti riterrebbero un eccesso e spreco di denaro pubblico quanto speso. Ma reinvito tutti a pensare a Stevens, Baglioni, Paoli, insomma a che cosa abbiamo visto in 5 giorni su rai1, cose che sono state assolutamente fuori dall'usuale. L'altra cosa l'ha detta anche Serra, ovvero che sappiamo bene cosa significhi la crisi dei mezzi tradizionali dei media, sarebbe come se uno si arrabbiasse con un giornale per le vendite inferiori a prima. Dovremo riabituarci ad un diverso giudizio sugli ascolti proprio dal punto di vista quantitativo. Per i miei figli la televisione è lo stesso supporto sul quale vedono i loro film e dvd. E' una percezione diversa con la quale dovremo fare i conti noi che abbiamo a che fare con loro.
Luciana Littizzetto però è sembrata molto più drastica, lasciando intendere che lei auspichi realmente ad una pausa concreta nel prossimo futuro: "Io penso di tornare a Sanremo, ho prenotato due sdraio per quest'estate. Nel frattempo mi piacerebbe avere il tempo di rifare benzina, andare all'estero, per capire cosa succede altrove per mettere ciccia alle cose che facciamo". Sugli ascolti, Leone: "Il calo è oggettivo, ma il risultato resta ugualmente positivo, specie in relazione ad un contesto generale, quello televisivo, sempre più vittima della frammentazione. per me quando uno contro tutti fa ancora il 43%, anche se sia più basso dello scorso anno, sia un ottimo risultato".