Fabrizio De André: i concerti per ricordarlo, a dodici anni dalla scomparsa
L’11 gennaio 1999 ci lasciava Fabrizio De André: nel dodicesimo anniversario della scomparsa, l’Italia ricorda il cantautore, definito dai critici uno dei più grandi poeti del Novecento, anche se l'artista non si riconosceva tale – “Io, poeta vero non lo ero. Cretino nemmeno. Ho scelto la via di mezzo: cantante”, come aveva dichiarato in un’intervista a L’Europeo del 13 marzo ’69.
Tanti i concerti organizzati, oggi e nei prossimi giorni in diverse città italiane, per rendere omaggio a “Faber” – era stato soprannominato così dall’amico di infanzia Paolo Villaggio.
Partiamo dal Teatro del Casinò di Sanremo, che stasera, alle 21:30, farà da sfondo a Tributo a Fabrizio De Andrè. Le storie…, concerto benefico – il ricavato sarà devoluto all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – del gruppo Ligustica Ensemble. Formata da sette musicisti – il cantante Gianni Catalano, Mauro Vero (corde), Daniele Ducci (basso), Fabio Tessiore (testi e fiati), Marco Moro (flauti), Gianni Raspaldo (batteria), Vincenzo Malacarne (violoncello) –, la band esegue prevalentemente brani di Fabrizio De André.
Giovedì 13 gennaio, appuntamento a Piacenza con la rassegna di musica e parole Musica al lavoro, presso il salone “Nelson Mandela” della Camera del Lavoro Territoriale, a partire dalle 21:30 – performance del cantautore comasco Filippo Andreani, in trio con Simone Spreafico e Massimo Scoca.
E, ancora, venerdì 14 gennaio, all’Auditorium di San Romano di Lucca si terrà il reading-concert Spoon River ed altre storie, con l’esibizione dei “Progetto in La Minore”, gruppo musicale lucchese che, da oltre dieci anni, reinterpreta il repertorio di Faber. L’evento è realizzato con il patrocinio della Fondazione De André.
L’ultimo spettacolo è fissato per sabato 15 gennaio, con la nona edizione del Tributo De André di Sezze (Latina): l’Auditorium Mario Costa della cittadina ospiterà lo spettacolo Parole impresse nel ventre e il gruppo “Le storie di ieri” canterà dieci brani tratti dall’album La buona novella, insieme ad altri tre grandi successi dell’indimenticato artista.
Paola Ciaramella