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Emma: “Vivo in una bolla di felicità, nonostante tutto oggi posso considerarmi fortunata”

Musica, scrittura, malelingue e la sua felicità: abbiamo intervistato Emma a proposito del suo ultimo album “Essere qui”.
A cura di Redazione Music
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Emma (ph. Kat Irlin)
Emma (ph. Kat Irlin)

"Essere qui" è il nuovo album di Emma, uscito lo scorso 26 gennaio, venti giorni dopo l'uscita del singolo "L'isola" che dava la dimensione di quello che sarebbe stato questo sesto lavoro della cantante che punta ancora di più sull'elettronica e sulla sua voce e interpretazione. Un album che è cartina di tornasole di un momento felice della cantante, come spiega ai microfoni di Fanpage.it: "‘Essere qui' è il nome del mio nuovo album e io sono in questa dimensione bellissima, sono in una bolla di felicità e sono contenta di questi brani, di queste canzoni".

Il significato di "Sorrido lo stesso"

Accompagnata da musicisti come Paul Turner dei Jamiroquai, Adriano Viterbini, Enrico "Ninja" Matta (batterista dei Subsonica), tra gli altri, Emma ha cantato canzoni scritte da alcuni degli autori più affermati del Paese, da Giuliano Sangiorgi a Roberto Casalino, passando per Roberto Angelini, Dario Faini, Amara, Giovanni Caccamo e altri ("Gli autori mi conoscono benissimo, sanno che quando mi danno un provino probabilmente lo stravolgo al 100%, però devo dire che nessuno si è mai lamentato di come ho trasformato le loro canzoni"), ma scrivendo di suo pugno "Sorrido lo stesso": "È la sintesi di tutto quello che ho vissuto fino ad oggi, di tutto quello che ho imparato, di quello che ho dovuto lasciarmi alle spalle, perché poi il nostro lavoro non è sempre rose e fiori come possono immaginare le persone, ma alla fine mi sento una persona fortunata e posso sorridere e ridere di quello che mi succede".

Malelingue, manuale per vittime dell'odio in rete

Le scalette non sono mai casuali e "Sorrido lo stesso" arriva subito dopo "Malelingue", una canzone che parla di odio in rete ma che Emma non vuole che si definisca "contro gli hater", perché sarebbe dare troppa importanza a chi si scaglia violentemente contro chi non al pensa come lui: "‘Malelingue' non è una canzone contro gli odiatori, perché significherebbe dare importanza a persone che non stimo. Non stimo le persone che, senza metterci la faccia, sul web si mettono a rovinare la vita a tante ragazze e ragazzi. Adesso li guardo quasi con tenerezza perché, poverini, se avessero una vita piena di cose da fare non avrebbero tempo di andare a rovinare la vita agli altri. "Malelingue" è un brano con una punta di ironia e non è contro gli hater, piuttosto è un manuale di istruzioni per tutte le persone che sono vittime, per dire: ‘Ragà, ma lasciateli stare nel loro brodo, perché tanto non sarà un odiatore su internet a cambiare la vostra vita e il vostro percorso'.

Sono ancora qui, le parole stanno a zero

E a proposito delle malelingue e del gossip che si fa appresso a lei, la cantante ci tiene a ribadire: "Su di me sono uscite tante cose, il problema è che a volte non sanno dove attaccarsi e le inventano, comunque io sono ancora qua e sto facendo questo mestiere, perché se avessi dovuto dare retta a tutto quello che mi sono sentita dire dal primo giorno ad oggi probabilmente avrei finito di fare questo mestiere in sei mesi, ma sono passati quasi 10 anni, sono qua, sono al sesto anno, vanto la collaborazione di musicisti internazionali, tutto quello quello che dicono loro non ha scalfito niente e le parole stanno a zero rispetto ai fatti".

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