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Emma: “Ho paura di salire sul palco, ma godo dell’abbraccio dei lavoratori dietro le quinte”

Emma è emozionata ma spedita e contenta nel presentare alla stampa sia il ritorno live che il best of con cui festeggia i 10 anni di carriera. È un momento importante, il suo infatti è il primo gfrande concerto a tornare dopo la pandemia, una sorta di Primo maggio visto anche l’impegno per i lavoratori dello Spettacolo.
A cura di Francesco Raiola
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Emma (ph Chiara Mirelli)
Emma (ph Chiara Mirelli)

Emma è emozionata ma spedita e contenta nel presentare alla stampa sia il ritorno live che la raccolta, "Best of me" con cui festeggia i 10 anni di carriera: "Sono sotto pressione, spero che arriverà il momento in cui riuscirò a godermi qualcosa". La cantante, infatti, esordirà a Lignano Sabbiadoro, nella data zero del tour, prima della doppia data del 6 e del 7 giugno all'Arena di Verona per quello che sarà il primo grande concerto live che ripartirà nel nostro Paese, come ha detto anche Ferdinando Salzano di Friends & Partner: "Non nascondo una grande emozione, c'è un silenzio sacro in Arena, siamo tutti concentrati su quello che succederà stasera. È una serata importante perché segna ripartenza dopo periodo catastrofico" ha detto la cantante non senza togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

L'emozione di Emma per i lavoratori dello Spettacolo

La cantante ha voluto subito dire una parola per i lavoratori dello Spettacolo, coloro che in quest'anno hanno sofferto più di tutti le chiusure dovute alla pandemia: "Potrebbe essere un Primo maggio, una festa dei lavoratori, perché sono con tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi anni. È stata dura riconvertire uno show pensato per i palasport in posti all'aperto molto più piccoli, piegandoci alle regole del momento – ha detto Emma -. Ma per me fondamentale mantenere tutto lo staff, perché nessuno doveva rimanere a casa. È stata dura anche dover spiegare ai fan i problemi di riconversione biglietti ma i numeri dicono che ce l'abbiamo fatta. Debuttiamo a Lignano per spostarci all'Arena dove sul palco ci saranno anche dei performer coreografati da Macia del Prete, quindi l'energia umana cercherà di rimpiazzare la mancanza di effetti scenici". La scelta della danza è sia scenica che di principio, come continua a spiegare la cantante: "Mi interessava coinvolgere la danza perché anche loro sono stati un settore colpito dal covid, era opportuno lanciare un messaggio anche a quel mondo, invitando ballerini eccellenti per dare un'idea di show. Non potendo spingere su spettacolarità, la forza umana è stata la scelta migliore"

Il best of di Emma

Sul palco saliranno anche Alessandra Amoroso, Loredana Bertè e Dardust che hanno collaborato con lei in questi mesi ma Emma mantiene anche una promessa fatta qualche mese fa: "Nei prossimi show ho invitato tutti i ragazzi di X Factor tranne le band per questione Covid. I ragazzi apriranno le mie date in giro per l'Italia". Il prossimo 25 giugno la cantante pubblicherà un best of, una raccolta di brani cardine dei suoi 10 anni di carriera, con un "grande lavoro di riarrangiamento, rinfrescati e riaggiornati. E uscirò il 4 giugno con "Che sogno incredibile" singolo in cui collaboro con Loredana Bertè, un'altra medaglia al valore che mi sono messa sul petto, sono molto emozionata. Ho paura a cantare con Loredana perché è un'icona, avere al mio fianco un'icona è come avere una medaglia al valore".

Emma con i ballerini del tour (Ph Bianca Burgo)
Emma con i ballerini del tour (Ph Bianca Burgo)

Un'artista coerente

Nella nota con cui accompagna l'uscita della raccolta Emma scrive di voler "continuare ad essere libera da giudizi e pregiudizi, continuare ad essere coraggiosa" e così spiega che alla fine, però, più che coraggiosa ama definirsi coerente: "Sono gli altri a definirmi coraggiosa, io dico più coerente, sia come artista che come artista nella società. Sono quella fotografata coi bauli in piazza, ma anche quella che è qui senza aver lasciato nessuno a casa. Questo è il mio Primo maggio personale perché tutti i lavoratori sono con me, ho riconvertito un tour con 40/50 persone al seguito. Ecco, su molte cose sono anche codarda, per esempio oggi sono codarda perché ho paura di salire sul palco, sto cercando di piangere da stamattina ma non ci riesco, però sono coerente, testarda, orgogliosa e quando mi metto cosa in mente la faccio". Emma parla proprio dei collaboratori che hanno vissuto un anno difficile: "Sono un'impunita, ciò che mi ha ripagato dalle offese social e dagli sbattimento sono gli occhi delle persone sul palco e dietro al palco, quando mi hanno abbracciato mi hanno fatto sentire una persona per bene. Se sono qua è grazie a chi ogni giorno fa una fatica immensa e ha patito un lungo periodo di sofferenza".

I pregiudizi durante la carriera

E oltre al coraggio, Emma ha anche parlato – come fa spesso – del pregiudizio che l'ha accompagnata negli anni scorsi. Per esempio, parlando di "Non è l'inferno", canzone con cui ha vinto Sanremo, si è anche tolta qualche sassolino dalla scarpa: "Quella canzone significa tanto non solo per Sanremo, è stato un passo coraggioso presentarsi con pezzo politico al Festival e ringrazierò Kekko Silvestre per sempre. Le battaglie sociali, poi, sono continuate, le faccio tutti i giorni, oggi sembrano avere un valore maggiore, ma io la faccia ce l'ho messa in tempi non sospetti, quando era complicato parlare di temi scottanti, quando eravamo in pochi. ‘Non è l'inferno' è una canzone che mi dà orgoglio cantare anche se nelle pagelle a Sanremo ho preso un po' di 4". Battiato, Pino Daniele, Vasco Rossi, ma sono tanti i grandi della musica italiana che hanno sempre creduto in lei: "Più che i giudizi, comunque è stata la stima degli artisti grandi a farmi capire che meritavo di stare in questo mondo: ho fatto tante esperienze, penso alla collaborazione con i Thirty Seconds to Mars, la collaborazione con Bono Vox, tante cose nella mia carriera che mi hanno regalato attestati di stima e fatto credere in me stessa. Pregiudizi non li conto neanche, ci sono sempre stati, ma sono cambiata io, perché non me ne frega più niente di ciò che scrivono le persone e un certo tipo di giornalismo. So quanto valore do al mio valore, so che a volte non sono stata appoggiata quanto pensavo di meritare, ma ora le regole del gioco sono cambiate. Penso che su alcune cose sono state troppo avanti e non sono stata capita, tipo quando ho portato "La mia città" all'Eurovision, che era un pezzo rock, e mi presero per il culo per dei pantaloncini di scena che uscivano dal vestito"

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