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Eminem: ritorno al cinema col film sulla boxe Southpaw

Lo sceneggiatore Kurt Sutter ha detto che la storia rappresentata una sorta di “biografia metaforica del secondo capitolo della vita di Eminem”.
A cura di Biagio Chiariello
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Eminem

Quando Eminem fece il suo debutto cinematografico nell'acclamato film drammatico semi-autobiografico 8 Mile nel 2002, in molti parlarono di un futuro nel mondo del cinema per il rapper 38enne. Ieri, quasi un decennio dopo, il musicista ha girato le prime scene del film Southpaw di Curtis Hanson, ufficializzando il suo ritorno sul grande schermo per la seconda volta nel ruolo del protagonista, un pugile in difficoltà.

Eminem sarà un campione del mondo dei pesi welter che entra in crisi in seguito ad una tragedia. Il film seguirà la sua lotta per rivendicare la gloria e riconquistare la sua giovane figlia. Come 8 Mile, includerà alcuni elementi tratti dalla vita privata del rapper di Love The Way You Lie – il cui vero nome è Marshall Mathers – anche se non sarà un film biografico.

Lo sceneggiatore Kurt Sutter, creatore della serie televisiva statunitense Sons of Anarchy, ha detto che la storia rappresentata una sorta di "biografia metaforica del secondo capitolo della vita di Eminem". "Mi piace il fatto che il titolo si riferisca al suo essere mancino, che nella boxe rappresenta ciò che un rapper bianco è per l'hip-hop: pericoloso, indesiderato, e completamente non convenzionale. Un pugile mancino ha davanti a sè una via molto più complicata rispetto ad uno destro".

Il nome di Eminem , il più nominato ai Grammy Awards 2011, è anche collegato a un altro progetto cinematografico intitolato Shady Talez, un film horror in 3D. Dreamworks Studios finanzierà Southpaw.

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