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Elon Musk ha chiesto a Taylor Swift di pubblicare la sua musica su X ma non c’è accordo sulle licenze

Dopo l’annuncio di 1989 (Taylor’s Version), Taylor Swift ha ricevuto un commento da parte di Elon Musk di pubblicare singoli su X: la piattaforma è in causa con National Music Publishers Association per 245 milioni di euro.
A cura di Vincenzo Nasto
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Taylor Swift ed Elon Musk, foto di Nathan Howard e Mike Coppola per Getty Images
Taylor Swift ed Elon Musk, foto di Nathan Howard e Mike Coppola per Getty Images

Continuano le controversie legali per Elon Musk, che sta cercando di mantenere il livello di sostenibilità di X attraverso una comunicazione, anche provocatoria, verso i suoi utenti. O almeno è ciò che è apparso nelle ultime ore quando ha cercato un confronto, per adesso unilaterale, con una delle icone musicali più importanti della sua epoca: Taylor Swift. La cantante, con oltre 94 milioni di follower sulla piattaforma, ha costruito la comunicazione del suo nuovo album 1989 (Taylor's Version), che uscirà il 27 ottobre a nove anni dalla sua prima comparsa, attorno a una serie di enigmi per i suoi utenti.

Il commento di Elon Musk e la posizione di X sulle licenze musicali

Poi lo scorso 19 settembre ha deciso di annunciare ufficialmente l'album, con un post anche sul suo profilo X. Sotto al post con le immagini che saranno sulla copertina del progetto, Elon Musk ha deciso di entrare in contatto con una delle fanbase musicali più attive, commentando: "Consiglio di pubblicare video musicali o concerti direttamente sulla piattaforma X". Tutto questo avviene dopo che lo scorso giugno, la National Music Publishers Association, che si occupa delle licenze musicali sulle piattaforme, ha citato in giudizio la piattaforma e il suo CEO per aver violato il copyright di oltre 1700 canzoni.

Il messaggio di Taylor Swift durante il National Register Day

La scelta della piattaforma, avvenuta prima che Elon Musk diventasse il nuovo proprietario, non ha permesso la concessione della licenza di milioni di brani, come ha dichiarato il presidente della National Music Publishers Association David Isrealite: una causa da oltre 245 milioni di euro. Non è ancora arrivata la risposta di Taylor Swift al commento di Elon Musk, con l'autrice che nelle scorse ore ha dato prova del legame instaurato con i propri fan, durante il National Register Day. La cantante ha invocato ai propri fan, con una storia su Instagram, di iscriversi per poter esprimere la propria preferenza il prossimo anno, con il ritorno delle elezioni presidenziali nel 2024: "Vi ho sentito alzare la voce e so quanto sia potente. Assicuratevi di essere pronti a usarle nelle nostre elezioni quest’anno".

Taylor Swift, storia Instagram
Taylor Swift, storia Instagram

L'endorsement nel 2018 al partito democratico

L'effetto? Come riportato dal direttore della comunicazione del sito Vote.org Nick Morrow, dopo l'annuncio di Swift il sito registrava oltre 13mila utenti ogni 30 minuti. L'invito di Swift ha portato decine di migliaia di persone a iscriversi durante il National Register Day, con la cantante che in passato, nel 2018, aveva rotto per la prima volta il silenzio sulle sue preferenze politiche, legando la scelta alla minaccia di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti D'America, comunicando il suo endorsement al partito democratico.

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