Editors, Local Natives e Deptford Goth: dall’8 agosto torna l’Ypsigrock
Agosto è arrivato. Non avete ancora idee per le vostre vacanze? Ecco a voi un suggerimento appassionato. Come preannunciato, questo è l’anno dei festival nostrani. Dopo essersi fatti coccolare dagli amici del Dancity, ci dirigiamo verso terre decisamente più calde e altrettanto accoglienti. Next stop Castelbuono, Palermo. La mecca degli amanti della musica, che non disdegnano il mare, il buon cibo e la compagnia. Questo perché per il diciassettesimo anno consecutivo l’Ypsigrock invade la tranquilla cittadina di Castelbuono che si immola a fare da palco a un sempre più appetitoso piatto di artisti. Tutto il paese vive in armonia con il popolo del festival, c’è chi mette a disposizione la propria casa, chi il proprio bar ed è sempre pronto a raccontare una storia.
Ci sono gli “addicted” dell’Ypsigrock, quelli che ci tornano anno dopo anno, perché dicono “è una certezza”. Come biasimarli? Dopo aver ospitato Primal Scream, Fuck Buttons, Of Montreal, Mogwai, Twin Shadows, Caribou, Dinosaur jr etc… l’Ypsigrock resta uno dei pochi pilastri dei festival nostrani e si conferma di anno in anno come scelta migliore per passare le tanto agognate ferie.
Ma andiamo al sodo. Cosa ci riserva la diciassettesima edizione del festival?
Una line up – oserei dire – prettamente estiva, al più easy listening. Ma procediamo con ordine.
Venerdì (9 agosto) si parte dai romani Youarehere, progetto elettronico dai suoni glitch per poi cambiare continente e raggiungere la New York dei The Drums. Quindi si riparte alla volta del Nord Europa, ma non temete il clima non sarà per niente freddo con gli Shout Out Louds e gli altissimi e appassionatissimi Efterklang. Una prima serata niente male per ritrovare gli amici e riscaldare gli animi.
Il sabato e la domenica hanno una novità. La location si sdoppia, non più solo l’affezionatissima piazza Castello, ma ci sarà anche un palco “pomeridiano” nel Chiostro di San Francesco, a metà strada tra il camping e il “main stage”.
Il pomeriggio del sabato (10 agosto) ci sarà il varesotto Blackeyeddog, con il suo cantautorato folk e Deptford Goth, che di goth non ha davvero nulla, ma è piuttosto un figlioccio del buon “vecchio” James Blake. Spostandoci in Piazza, in ordine sparso, gli indigeni Omosumo, il mio amatissimo e cupissimo Holy Other, i carichissimi Suuns dal lontanissimo Canada ed il pettinatissimo Erol Alkan. Insomma se volete ballare un po’ questa è la serata che fa per voi.
Last but not the least, la domenica (11 agosto). Si comincia dal pomeriggio al Chiostro con un’altra autoctona Unepassante e Indians (che nonostante il plurale è uno solo, danese, con chitarrina a seguito). Per la serata di chiusura invece una line up per tutti i gusti. C’è il controverso Rover oppure i focosissimi ed entusiasti Metz. Gli adorabili Local Natives (di cui ricordo un live sorprendentemente coinvolgente) e i celeberrimi Editors.
E se tutto questo non vi basta, c’è anche la possibilità di fare una full immersion nel clima festivaliero alloggiando nell’attrezzato ed economico campeggio. Non vi basta ancora? Devo forse ricordarvi io la bellezza delle spiagge siciliane?