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Eddie Vedder contro Israele: “Questa guerra è una str…ata”. E scoppia il caso

Il leader dei Pearl Jam si scaglia contro israele durante un concerto e alza un vero e proprio polverone mediatico, che tenta di tamponare con dichiarazioni successive, le quali non smentiscono assolutamente il pensiero della prima ora.
A cura di Andrea Parrella
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Eddie Vedder, membro dei Pearl Jam, ha scatenato da qualche giorno un'immensa polemica relativa ad una questione che sta tenendo molte persone, ma forse mai abbastanza, in apprensione per le sorti di molti civili innocenti: il conflitto tra Israele e Palestina, giunto oramai alla fase delle invasioni territoriali. La voce del gruppo, in occasione di un concerto in Inghilterra dell'11 luglio, aveva espresso il proprio parere con un discorso molto forte, nel quale senza mezzi termini palesava la sua posizione filo palestinese, o meglio contraria al conflitto, ad ogni conflitto e ad ogni guerra, ovunque cadessero le bombe, chiunque le gettasse. Il suo messaggio conteneva parole dure, sulla scorta di: "Lo giuro sul fottuto Dio, ci sono persone là fuori in cerca di una ragione per uccidere! Cercano un motivo per attraversare i confini e prendersi una terra che non gli appartiene. Dovrebbero andarsene e pensare ai cazzi loro!". 

La polemica scaturita dalle parole di Vedder

Parole che hanno indignato non poco alcuni israeliani, i quali hanno fortemente condannato la sua invettiva, oltre che persone che legittimamente la pensano in modo diverso. Allo stesso tempo, sia la folla presente al concerto, che molti ammiratori, hanno apprezzato il coraggio con cui un artista ha fatto quello che un comunicatore dovrebbe. Al netto dei punti di vista, la polemica scatenata ha generato un vero e proprio polverone, che Vedder si è sentito in dovere, in qualche, modo, di provare a sedare, non facendo un passo indietro rispetto alla propria idea, ma quanto meno tentando di chiarirla. Ecco quello che ha sostenuto, non mancando certamente di altrettanto vigore e decisione nelle parole espresse (riportiamo fedelmente quanto trascritto da Rockol.it):

Cosa diventerà il nostro pianeta quando l'orrore per le sempre più terribili immagini di guerra che ci trasmettono ogni giorno i media si trasformerà in apatia? Ci sentiamo abbandonati. Gireremo la testa dall'altra parte e volteremo pagina. Quando abbiamo cercato di fare un appello pacifista a un concerto rock, abbiamo rispecchiato i sentimenti di tutti quelli che erano d'accordo con noi, in modo che chiunque possa avere una migliore comprensione del prossimo (…) Chiamatemi naif, ma preferisco passare per naif, per ingenuo o speranzoso piuttosto che tacere per il timore di essere male interpretato. La maggior parte dell'umanità è più occupata a inseguire felicità, amore, salute, famiglia e cibo che non qualsiasi tipo di guerra. La guerra fa male. Fa male, a prescindere dalla parte nella quale cadano le bombe". "Non posso descrivere il processo che porti al senso di colpa quando so di civili uccisi a causa di un attacco di un drone di fabbricazione statunitense", ha concluso Vedder, "Quello che so è che non possiamo lasciare che la tristezza si trasformi in apatia. Come so che staremo davvero bene quando impareremo a venirci incontro gli uni con gli altri. ‘I hope someday you’ll join us…. Non volete ascoltare cosa ci ha detto lui

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