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Ecco 10 cose che un fan musicale degli anni 90 non può non ricordare

Sei stato un fan musicale degli anni 90? Bene, allora ci sono dei punti fermi dai quali un vero fan non ha potuto prescindere, che vi piacciano o meno. Simboli di un decennio che è stato segnato dalle mode più svariate. E voi, lo ricordate il vostro primo Festivalbar?
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Il 1994 è l'anno di "Grace" di Jeff Buckley, ma anche dell'esplosione del Brit Pop, con l'uscita di "Parklife" dei Blur e "Definitely Maybe" degli Oasis, senza contare le ultime cartucce del grunge con "Superunknown" dei Soundgarden. Ma tutti gli anni 90 a modo loro hanno segnato delle tappe importanti per la musica. È il decennio del grunge, ma chi ha vissuta la propria adolescenza sa che anche la dance non andava male, ed è anche il decennio in cui il cd ha sostituito la musicassetta. Un evento epocale per tutti. Insomma, ricordate tutti quelli che erano i simboli per voi che eravate fan negli anni 90? Abbiamo provato a fare un excursus in quelle che erano le manie, i vezzi e gli oggetti di quegli anni musicali.

IL LETTORE CD

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Gli anni 90 sono quello in cui il cd comincia sempre più a prendere piede e spodestare dal podio dei supporti più amati e utilizzati le musicassette. Ovviamente portarsi la musica sempre appresso diventa un modo fondamentale per poterne fruire e tutti voi ricorderete di quando dovevate portarvi il lettore appresso, accompagnato da una serie infinita di cd. Perché chi lo sa durante la giornata di cosa avevate voglia.

(Foto via Flickr)

IL FESTIVALBAR

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Il Festivalbar è stata un'istituzione della musica italiana, una di quelle cose che si pensava non dovesse mai finire. E invece gli anni '90 sono stati il canto del cigno e il decennio simbolo della manifestazione inventata da Vittorio Salvetti che ha smesso di andare in onda nel 2007, ma che ha visto nel decennio precedente una stagione d'oro. Diciamolo, l'estate, per molti di noi, era il Festivalbar e quanti nomi internazionali abbiamo visto nelle piazze italiane.

HIT MANIA DANCE

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Hit Mania Dance è una raccolta di musica house e tecno che vide la propria nascita nel 1993. Raccoglieva, quindi, quello che era considerato il meglio della scena e in poco tempo divenne un brand da milioni di copie vendute. Ricordate come si apriva il primo capitolo (che era un doppio)? Con "The Rhythm Of The Night" di Corona, un altro dei capisaldi di un'intera generazione.

IL KARAOKE DI FIORELLO

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Il Giappone? Ma siamo pazzi! Fiorello, ovviamente. Intere serate con il siciliano più noto degli anni 90, la sua coda e le giacche dai colori improponibili in cui gli italiani si sono ritrovati improvvisamente tutti cantanti. Partito in sordina, la trasmissione condotta da quello che diventerà uno degli showman più amati del paese, è diventato un must. Migliaia di persone sono salite su quel palco a cantare canzoni che spesso manco conoscevano, seguendo le parole su uno schermo.

I VIDEO SU MTV

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Quanti sono quelli che non avranno nella propria memoria quella che per chi ha vissuto la propria adolescenza tra gli anni 80 e i 90 era una vera e propria istituzione musicale. Tutti noi siamo cresciuti con i video di MTV, unico modo per poter godere di quelli che spesso erano veri e propri corti. Oggi c'è YouTube che ha rivoluzionato l'idea di fruizione dei video musicali (cambiandoli anche nella sostanza). MTV, però, non era solo video musicali, ma ha voluto dire molto anche per i live: come dimenticare le fantastiche session unplugged, spesso diventate vere e proprie istituzioni? I vostri fratelli minori, probabilmente non ricorderanno mai un video visto sul canale musicale, che nel frattempo ha spostato il proprio core su altri temi, ma certamente quando guarderanno l'Unplugged in New York dei Nirvana non potranno fare a meno di notare quelle tre lettere, e voi potrete dire: "Io c'ero!".

LE BOYBAND E LE GIRLBAND

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Le Boy Band esistono da tempo immemore, ma è assurto definitivamente a fenomeno di massa negli anni 90, con l'esplosione di gruppi come Backstreet Boys, Spice Girls e Take That. Certo, c'erano stati i Jackson 5 da cui sarebbe uscita una delle più grandi popstar della storia, ovvero Michael Jackson, ma negli anni 90 la boyband (o girl band) diventa un fenomeno di massa, una macchina da soldi, che qualche volta ha una coda lunga anche nelle carriere soliste dei suoi protagonisti. Chiedere a Robbie Williams.

MACARENA

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L'estate, le vacanze, i balli di gruppo, la Macarena. Sì, la Macarena, quella inspiegabile moda che si diffuse a metà anni 90 e ci ha coinvolti tutti ("Per quanto voi vi crediate assolti…"): bambini, fratelli maggiori, madri e padri, tutti uniti da questo ballo la cui canzone è opera della band dei Los del Río, ma rivisitata dai Los Locos che le hanno dato fama mondiale e interi mesi alla numero uno delle classifiche Usa e non solo. Quant'è che non la ballate? Tanto lo sanno tutti che ricordate ancora i passi.

CAMICIA DI FLANELLA

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A un certo punto degli anni 90, successe che un genere underground come il grunge divenne improvvisamente di moda. Il merito va sicuramente a un personaggio come Kurt Cobain, che ne divenne il simbolo. Ovviamente il grunge è un fenomeno che risale a prima degli anni 90 ma è all'inizio di questo decennio che esplode, anche grazie al lavoro di etichette come la Sub Pop e la Geffen e a gruppi come Nirvana, appunto, Soundgarden, Alice In Chains. Ma è la camicia di flanella quella che è divenuta un simbolo del genere e di una intera generazione.

NAPSTER

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Siamo alla fine degli anni 90, il 1999, per l'esattezza, quando Shawn Fanning e Sean Parker creano Napster, ovvero il primo sito peer-to-peer della storia, destinato a cambiare il mercato discografico. Su Napster, infatti, gli utenti si scambiavano file, ponendo le basi di quello che sarebbe stato una gran fetta del web del futuro. M ail servizio ebbe vita breve, anche perché fu visto più che come servizio, come vero e proprio sito web e, accusato di violazione di copyright fu condannato al risarcimento di decine di milioni di dollari. Ma lo stop a Napster, come oggi sappiamo, non basto a stoppare la pratica del file sharing.

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