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È morto Toots Hibbert, pioniere del reggae mondiale e fondatore dei Toots & the Maytals

Uno dei padri del reggae mondiale, Frederick “Toots” Hibbert è morto all’età di 77 anni. Il cantante è stato il fondatore della band seminale Toots & the Maytals. Le cause della morte non sono state rese note in maniera ufficiale, ma stando a quanto riportano le cronache il cantante era stato ricoverato per sintomi compatibili con quelli del Covid-19.
A cura di Redazione Music
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Frederick 'Toots' Hibbert(ph Kevin Winter/Getty Images for Coachella)
Frederick ‘Toots' Hibbert
(ph Kevin Winter/Getty Images for Coachella)

Uno dei padri del reggae mondiale, ovvero Frederick "Toots" Hibbert è morto all'età di 77 anni. Il cantante è stato il fondatore della band seminale Toots & the Maytals che nacque negli anni 60. Le cause della morte non sono state rese note in maniera ufficiale, ma stando a quanto riportano le cronache il cantante era stato ricoverato per sintomi compatibili con quelli del Covid-19, la pandemia che ha fatto centinaia di migliaia di morti nel mondo: "È con dolore immenso che annunciamo che Frederick Nathaniel ‘Toots' Hibbert è scomparso in pace la scorsa notte, circondato dalla sua famiglia all'University Hospital of the West Indies di Kingstone, in Giamaica" si legge nella nota postata sui social ufficiali della band.

La carriera di Toots

Hibbert è stato uno dei primi a rendere il reggae popolare e probabilmente il primo a usare questo nome per descrivere la musica, grazie al singolo del 1968 "Do the Reggay", canzone che si somma ai tanti successi del cantante, come "Pressure Drop", "Sweet and Dandy" e "54-46 That's My Number". Descritto da Rolling Stone come uno dei 100 più grandi cantanti di sempre, "Toots" è stato descritto come "il più grande cantante reggae vivente" in un profilo stilato poche settimane fa dalla rivista. La morte del cantante è arrivata poche settimane dopo la pubblicazione del nuovo album della band, "Got to Be Tough", arrivato oltre 10 anni dopo l'ultima uscita. Il cantante sarà ricordato per essere stato in grado di fondere alcuni elementi fondanti del reggae con la tradizione giamaicana e con sonorità gospel, soul e R&B, come scrive Rolling Stone ricordandolo.

Il ricordo di Ziggy Marley

"La famiglia e il suo team vogliono ringraziare il personale medico per la loro cura e la loro diligenza e chiede che sia rispettata la privacy in questo momento di lutto" si chiude la nota. Il cantante è stato ricoverato il mese scorso, dopo aver mostrato sintomi vicini a quelli da coronavirus e poco dopo messo in terapia intensiva dove, come aveva spiegato un suo portavoce, stava combattendo per la sua vita: "Ho parlato con lui poche settimane fa e gli ho ricordato quanto lo amassimo e cosa ha significato per me – ha detto Ziggy Marley in un comunicato stampa -. Abbiamo riso e ci siamo dimostrati rispetto reciproco, sono veramente addolorato, mi mancheranno il suo sorriso e la sua risata".

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