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È morto Tom Verlaine, il celebre chitarrista dei Television aveva 73 anni

Tom Verlaine, famoso chitarrista della band Television, è morto all’età di 73 anni: l’annuncio da Jesse Paris Smith, la figlia dell’ex compagna dell’artista, si legge su New York Times.
A cura di Gaia Martino
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Il mondo della musica piange la scomparsa di Tom Verlaine, tra i chitarristi icone del punk, cantante della band Television, morto all'età di 73 anni nella giornata di oggi, sabato 28 gennaio 2023, a Manhattan. La notizia arriva da Jesse Paris Smith, la figlia di Patti Smith, ex compagna del musicista, la quale non ha specificato le cause del decesso: stando alle sue parole si è spento "dopo una malattia", si legge sul New York Times. Su Twitter stanno arrivando numerosi addii al chitarrista a capo della band dei Television: "Addio a lui che fu un raggio di luce nell'oscurità", le parole di un utente.

La carriera di Tom Verlaine

Il chitarrista innovativo e spirituale, Thomas Miller, decise di chiamarsi Tom Verlaine ispirandosi al poeta francese Paul Verlaine. Era nato il 13 dicembre del 1949 a Morristown, nel New Jersey. Nel 1968 con l'amico Richard Meyer si trasferì a New York ed insieme a Billy Ficca fondarono i Neon Boys: a loro si aggiunse Richard Lloyd e la band cambiò il nome in Television. Con il singolo di debutto, Little Johnny jewel, cominciò la loro carriera in ascesa. Dopo lo scioglimento del gruppo, Tom Verlain si dedicò alla carriera da solita pubblicando otto album. Nel '92 partecipò alla reunion dei Television: la band si riformò nel 2001 e fino ad oggi risultava ancora attiva. Tra i lavori più celebri Marquee Moon, Prove It, Foxhole, Call Mr. Lee, The Grip Of Love, Always, Postcard from Waterloo. Su Twitter sono migliaia i messaggi per l'artista, eminenza del pre punk, punk e post punk made in USA, morto a causa di una malattia. "Tom Verlaine è il chitarrista da menzionare sempre se sei un giovane rocker con qualche pretesa di intelligenza e originalità", le parole per l'artista, cantante della band, scritte da Robert Palmer del New York Times nel 1987.

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