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È morto Sleepy LaBeef, il “jukebox umano” del rockabilly americano

Il musicista americano Sleepy LaBeef è morto a 84 anni nella sua casa di Siloam Springs, in Arkansas. La notizia è stata data ai fan del musicista sulla pagina Facebook ufficiale del cantante, da parte della sua famiglia. Una delle voci più note del rockabilly americano, LeBeef aveva alle spalle sei decenni di carriera.
A cura di Francesco Raiola
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Il musicista americano Sleepy LaBeef è morto a 84 anni nella sua casa di Siloam Springs, in Arkansas. La notizia è stata data ai fan del musicista sulla pagina Facebook ufficiale del cantante, da parte della sua famiglia. Una delle voci più note del rockabilly americano, LeBeef aveva alle spalle sei decenni di carriera: "È con profondo e agonizzante tristezza che vi informiamo che questa mattina, Sleepy LeBeer, nato Thomas Paulsley LaBeff, è passato dalla sua vita terrena al fianco del Signore. È morto a casa, nel suo letto, attorniato dalla sua famiglia che lo amava e che era amatissima da lui" si legge nella nota pubblicata sui social.

Chi era Sleepy LaBeef

Il soprannome "Sleepy" gli fu dato perché aveva un occhio pigro. Gli inizi furono negli anni Cinquanta, quando pubblicò una serie di singoli rockabilly per etichette importanti come Mercury e Columbia, finché approdò – come ricorda Rolling Stone – alla Sun Records che fu importantissima per la diffusione del genere negli anni Settanta, pubblicando decine di album e canzoni e suonando tantissimo in giro con centinaia di concerti in America e in Europa (dove aveva suonato anche lo scorso agosto in un festival in Svizzera), presentando sia le sue canzoni originali che cover. È stato un musicista rinomato, pur senza riuscire mai a raggiungere le vette più alte della classifica.

Il messaggio della famiglia del musicista

"Ha vissuto una vita piena e vibrante, riempita con l'entusiasmo di tantissimi viaggi e tante esperienze, e la soddisfazione arrivata dall'essere in grado di vivere facendo quello che amava più di ogni altra cosa, e con l'enorme amore di sua moglie, dei suoi figli e dei nipoti che gli erano attorno" continua la nota stampa. "Lo abbiamo amato, lo amiamo e lo ameremo sempre, e terremo cari i ricordi che abbiamo avuto la fortuna di poter vivere con lui. Grazie a tutti per l'amore e il supporto" scrivono i familiari. LaBeef ha continuato a incidere fino al 2012 e grazie al suo enorme repertorio di oltre 6 mila brani, era soprannominato "Il Jukebox umano".

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